Si è conclusa oggi la Conferenza di metà mandato di IndustriAll Europe in Grecia a Salonicco.
Nell’arco delle due giornate di lavoro si sono affrontate numerose tematiche inerenti il ruolo delle organizzazioni sindacali in un contesto economico, sociale e industriale molto complicato.
L’Europa si trova in una crisi epocale, a causa della contemporaneità di eventi eccezionali come pandemia, guerra, caro energia, difficoltà nell’approvvigionamento di materie prime e inflazione record che minacciano le fondamenta del modello socioeconomico e il futuro del nostro settore industriale.
Tutto questo ha avuto ripercussione anche sulla vita quotidiana dei lavoratori e delle loro famiglie che hanno visto schizzare alle stelle il costo della vita e ridursi il loro potere d’acquisto, con conseguenze sociali devastanti.
Il Piano strategico 2023-2025 discusso ampiamente nella due giorni di Salonicco, poi approvato all’unanimità dal Comitato esecutivo, vuole rispondere a questa crisi rafforzando il potere delle organizzazioni sindacali per rimettere al centro la dignità e la qualità del lavoro, per salari e condizioni di lavoro equi, per la sicurezza, per lo sviluppo industriale sostenibile dal punto di vista ambientale e sociale, per la solidarietà e la pace in Europa.
“Il tema dei bassi salari e del potere d’acquisto dei lavoratori, dopo anni di battaglie, è diventato un’emergenza ma dai vari Governi non abbiamo ricevuto le risposte che aspettavamo” ha ricordato il leader della Uilm Rocco Palombella intervenendo alla Conferenza di Metà Mandato a Salonicco.
“Per questo – ha aggiunto – nel rinnovo del contratto nazionale del 2021 abbiamo ottenuto una clausola per salvaguardare i salari
dall’alta inflazione. Grazie a questa, a giugno, a fronte di un incremento salariale previsto di 27 euro, lavoratori percepiranno oltre 80 euro”.
Palombella ha aggiunto come “il nostro obiettivo prioritario, oltre al salario, sarà quello di sperimentare forme di riduzione effettiva dell’orario di lavoro a parità di salario. Questo può essere utile anche per evitare forme di deregolamentazione di rapporti di lavoro che allontanano il lavoratore dalle fabbriche e dalle organizzazioni sindacali”.
Secondo il Segretario generale della Uilm “la guerra, la pandemia, l’alta inflazione sommati alla transizione ecologica ci costringono a rafforzare il ruolo sindacale all’interno dei luoghi di lavoro in Europa”.
“Dobbiamo far crescere la rappresentanza in ogni luogo di lavoro” ha esortato Palombella, chiedendo inoltre di uniformare in Europa “i salari e le pensioni, superando le differenze di genere, di orari, di condizioni di sicurezza per scoraggiare anche le delocalizzazioni selvagge”.
“Da questa importante Conferenza”, ha concluso il numero uno della Uilm, “viene lanciato un messaggio chiaro: dobbiamo dare maggiore forza al sindacato per vincere le sfide future, salvaguardi l’occupazione, i diritti, il lavoro e il futuro produttivo”.
Ufficio Stampa UILM