Nell’incontro tenutosi al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, presieduto dal sottosegretario Fausta Bergamotto, siamo stati informati che nei prossimi giorni i soci azionisti si incontreranno con il MIMIT per definire le modalità tecniche dell’intervento di ricapitalizzazione. In questo modo lo stesso Ministero potrà valutare come impiegare le risorse pubbliche a tutela dell’occupazione.
Siamo naturalmente soddisfatti dell’imminente intervento dei soci, tuttavia pensiamo che la ricapitalizzazione rappresenti una condizione necessaria ma non sufficiente per il rilancio di Industria italiana Autobus, giacché occorre un radicale cambiamento nel modo di governare l’impresa. Altrimenti fra pochi mesi ci ritroveremmo nella medesima drammatica situazione.
È inaccettabile avere gli ordini ma non poterli evadere, avere i magazzini pieni ma essere a corto di materiali, avere le professionalità ma dare lavoro all’esterno!
Industria italiana Autobus è un’impresa di proprietà prevalentemente pubblica, che insiste in un settore di interesse pubblico e che ha come clienti degli enti pubblici: un suo fallimento equivarrebbe ad una prova di assoluta incapacità delle nostre istruzioni.
L’attenzione rimane alta e il tavolo al Mimit deve essere permanente.
Senza un cambio di passo radicale che deve consolidare l’azienda e mettere i lavoratori nelle migliori condizioni di fare la produzione proseguiranno le iniziative di mobilitazione. Industria Italiana Autobus è patrimonio della collettività e dei lavoratori non permetteremo di disperderne il valore industriale.
Uffici stampa Fim, Fiom, Uilm, Uglm