Ieri nello stabilimento KME a Fornaci di Barga un lavoratore di 50 anni è rimasto incastrato in un macchinario e ha perso la vita.
In attesa che le indagini facciano chiarezza su quanto avvenuto, esprimiamo il nostro più sincero cordoglio e solidarietà alla famiglia del lavoratore coinvolto.
Ci troviamo davanti all’ennesimo grave tributo pagato dalle lavoratrici e dai lavoratori a un sistema iniquo che segue l’esplosione di Suviana, il crollo nel cantiere di Via Mariti, le intossicazioni a Casteldaccia e tanti altri episodi gravi e mortali.
Un sistema generato da lavoro povero, precario, non tutelato, dove la sicurezza è vista innanzitutto come un costo, specialmente nel settore privato dove una normativa inadeguata permette alle aziende committenti lo scarico di responsabilità nell’appalto e nel subappalto.
Siamo di fronte all’ennesima, inaccettabile, tragedia sul lavoro che richiede un’azione tempestiva e decisa per interrompere la scia di morte che ogni giorno e con maggiore intensità si abbatte sulle lavoratrici e sui lavoratori.
Il Coordinamento nazionale Fim Fiom Uilm del gruppo Nuovo Pignone Baker Hughes
I coordinatori nazionali Fim Fiom Uilm
Alessandro Beccastrini, Daniele Calosi, Vincenzo Renda