IMR cambia i piani industriali di Rieti e di Jesi

Nell’incontro tenutosi oggi a Milano IMR ha illustrato la situazione degli stabilimenti metalmeccanici in Italia.

La situazione generale risente della situazione del settore automotive dove le principali case automobilistiche stanno rallentando le decisioni industriali alla luce dei cambiamenti in atto a livello internazionale.

A Saluzzo oramai è stata raggiunta la piena occupazione, mentre a La Loggia, a causa di una sua rivisitazione, il piano industriale sarà realizzato entro il 31 ottobre.

Per quanto riguarda la reindustrializzazione, secondo IMR, per poter meglio rispondere alle esigenze del cliente, a cominciare dal prossimo gennaio le attività legate a Lamborghini saranno spostate – rispetto alle valutazioni iniziali che lo vedevano posizionate a Rieti – saranno sviluppate a Jesi.

Viceversa, IMR prevede di sposate l’impianto di riciclo materiali a Rieti, in aggiunta alle attuali lavorazioni e alla termoformatura che dovrebbe arrivare da Teramo, con un importante investimento di 6 milioni di €. Questo prevedibilmente comporterà un allungamento dei tempi dei piani industriali, tanto che IMR ha già preventivato la possibilità di chiedere un anno in più di cassa integrazione straordinaria. Di conseguenza, a Rieti è previsto che, entro febbraio 2024 lavorino circa 70 persone, per arrivare a 100 entro fine anno. Anche a Jesi IMR prevede il pieno impiego dei circa 100 dipendenti attuali, ma c’è incertezza sui tempi di implementazione.

È stato poi discusso un accordo di formalizzazione del coordinamento nazionale di Fim, Fiom e Uilm, al fine di meglio strutturare il confronto con IMR, su cui l’azienda si è riservata una sua valutazione prima della sottoscrizione.

Vista la situazione di provvisorietà della situazione industriale del gruppo, e delle variazioni di programma comunicate alle organizzazioni sindacali nella riunione odierna, si è convenuto di aggiornare la convocazione della prossima riunione di coordinamento per martedì 26 settembre 2023.

 

Fim, Fiom e Uilm Nazionali