Il Coordinamento Uilm di FCA-CNHI-Marelli-Ferrari si prepara alla nuova fase industriale e contrattuale

Il Coordinamento nazionale Uilm di FCA-CNHI-Marelli-Ferrari si è riunito oggi a Roma, per fare il punto sulle novità contrattuali e analizzare la situazione industriale.

Dal punto di vista contrattuale, si esprime soddisfazione per l’aumento degli importi medi del premio efficienza, che saranno erogati a febbraio insieme alla seconda tranche di aumenti della paga base; a fronte dell’imminente entrata in vigore del nuovo inquadramento in FCA e in Marelli, ci si propone inoltre di definire in Commissione inquadramento una nuova voce che sia in grado di premiare le funzioni con maggior contenuto professionale, al fine di affrontare le criticità del nuovo inquadramento. Sono stati fatti negli ultimi mesi molti passaggi di livello, per regolarizzare l’inquadramento effettivo rispetto alle declaratorie contrattuali, ma numerosi casi sono rimasti ancora irrisolti.

Per quanto concerne CNHI, si valuta positivamente la estensione a tutte le unità del gruppo del così detto venerdì breve, che anzi sarebbe auspicabile estendere anche agli altri gruppi.

Sul fronte della sicurezza, si reputa importante il lavoro che sta svolgendo l’OPHS, con la redazione di un manuale per RLS e la decisone di intraprendere l’iniziativa del così detto safety day.

Dal punto di vista industriale, l’appuntamento del 25 febbraio a Pomigliano e il prossimo avvio della produzione della Jeep Compass a Melfi confermano che gli investimenti e le assegnazioni produttive in FCA proseguono senza essere rallentate dal progetto di fusione con PSA, cosa assolutamente indispensabile in considerazione dell’ampio utilizzo di ammortizzatori sociali all’interno del gruppo.

Con CNH Industrial si spera di poter addivenire a un’intesa che metta in salvaguardia gli stabilimenti e eviti gli esuberi, nella difficile vertenza in corso relativa alla riorganizzazione del gruppo.

Infine si esprime preoccupazione per le ricadute che col tempo potrebbero esserci per gli stabilimenti europei in seguito al blocco delle forniture provenienti dalla Cina.

                                                                                                          Uilm Nazionale