Si è svolto oggi in Assolombarda il primo incontro per il rinnovo dei trattamenti di secondo livello del personale IBM. L’incontro segue l’illustrazione della piattaforma, votata dalle lavoratrici e dai lavoratori, che era stata nella stessa sede illustrata all’azienda un mese e mezzo fa.
L’Azienda è tornata al tavolo senza nessun sostanziale accordo a procedere sui temi posti dalla delegazione, poiché la natura stessa dei livelli decisionali in una compagni integrata a livello internazionale sono di complicata scalata; tuttavia ha anche dichiarato di aver aperto le necessarie interlocuzioni, al fine di poter dare risposte alle richieste avanzate. Nessuna pregiudiziale è stata posta al tavolo, al momento, ad eccezione di una prevedibile discussione complicata sugli istituti economici sui quali abbiamo avanzato le nostre richieste: il PDR e il quinto elemento.
L’Azienda, pur non entrando nel concreto di nessuna proposta ha dichiarato di condividere l’approccio sindacale che vedrebbe una particolare di attenzione verso la nuova generazione di lavoratrici e lavoratori a partire dai temi previdenziali.
In sostanza, sarà necessario riconvocare il tavolo di trattativa per provare a dare solidità ai punti di avvicinamento che al momento non sono sostantivati da proposte concrete.
Se l’atteggiamento aziendale al momento è di positiva interlocuzione quello che tuttavia preoccupa fortemente il Coordinamento Nazionale delle RSU IBM e le Organizzazioni Sindacali è la conferma che a margine dell’incontro l’Azienda ha dato conferma delle dichiarazioni rese al Comitato aziendale europeo.
La decisione comunicata dalla multinazionale è infatti quella di voler procedere ad una ennesima riduzione della forza lavoro in quattro paesi europei, quelli maggiormente esposti in passato nel mercato GTS e che quindi avrebbero conseguenze più ampie e non diversamente indirizzabili dovute allo split con Kyndryl.
L’Azienda ha confermato che l’Italia sarà impattata da questa decisione e che dovrebbe essere imminente l’apertura di una procedura formale per la dichiarazione degli esuberi.
La delegazione sindacale ha dichiarato la massima attenzione e chiesto che il confronto avvenga nel più breve tempo possibile con l’obbiettivo di chiarire gli scenari ed evitare azioni unilaterali dell’impresa. Abbiamo dichiarato sin da subito che i supposti benefici sbandierati al momento dello split con Kyndryl si stanno trasformando nell’esatto contrario come avevamo espresso nell’ambito di quella procedura e questo è un aspetto che deve trovare le massime rassicurazioni anche per il futuro a partire dalla interlocuzione già programmata con la direzione italiana a metà aprile nell’ambito della informativa annuale prevista dal contratto nazionale.
Sarà ovviamente nostra cura informare tutto il personale nel momento in cui la procedura venisse aperta, condividere l’esito del confronto con l’impresa e come di consueto convocare prontamente le assemblee delle lavoratrici e dei lavoratori per decidere insieme come rispondere a questa eventualità e quali soluzioni adottare.
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