Dopo una lunga trattativa, che ha visto coinvolto il Coordinamento Nazionale RSU IBM e le Organizzazioni Sindacali da inizio pandemia, il 6 aprile è stata raggiunta un’intesa che disciplina oltre il periodo di emergenza, la modalità di lavoro agile, c.d. “smart-working”.
I punti salienti dell’accordo prevedono:
- tutto il personale, su base volontaria, eleggibile al lavoro agile per 3 giorni a settimana, eventualmente estendibili per ulteriori giorni su base individuale,
- introdotto un ticket restaurant di 8€ sia per i giorni di lavoro in sede che da casa,
- priorità all’estensione dei giorni remotizzabili per neogenitori e persone tutelate dalla legge 68/99 e 104/92,
- rispetto dell’orario di lavorocontrattuale e attivo in sede,
- diritto alla disconnessione,
- garanzia degli strumenti di lavoro e possibilità ottenere ausili ergonomici,
- diritto alla formazione,
- diritto di recesso,
- diritti sindacalida remoto confermati come da accordo del 2019 ed estensione dei diritti di informazione.
Il Coordinamento e le Organizzazioni Sindacali esprimono soddisfazione per un accordo che ha recepito le richieste che erano state poste al tavolo e che offrono alle lavoratrici e ai lavoratori una cornice di tutela e riferimento, nonché di un beneficio economico, per poter svolgere la propria attività anche da remoto potendo così continuare a beneficiare della flessibilità offerta da questa modalità lavorativa.
Nei prossimi giorni saranno indette per via telematica le Assemblee delle lavoratrici e dei lavoratori per illustrare i contenuti dell’accordo e procedere al voto per la sua approvazione.
Coordinamento nazionale Rsu Ibm Italia
Fim, Fiom, Uilm nazionali