HITACHI RAIL STS Prospettive Industriali Positive Integrativo: Proposta economica Insoddisfacente

Nelle giornate dell’11 e 12 luglio si sono tenuti a Napoli presso la sede della Unione Industriali gli incontri tra la Direzione Hitachi Rail STS, le segreterie nazionali, provinciali ed il coordinamento RSU di Fim, Fiom e Uilm, con all’ordine del giorno, la presentazione del piano industriale e l’avvio della discussione sulla piattaforma per il contratto di secondo livello.

Le prospettive industriali illustrate ci hanno consegnato un contesto positivo per il futuro anche se l’acquisizione di Thales non è stata ancora definita.

Dal punto di vista delle prospettive industriali, la relazione fatta dall’amministratore delegato, Dott. Luca D’Aquila, conferma una condizione positiva. I risultati sono stati superiori agli obiettivi di budget prefissati per il 2022 sia per gli ordini che per i ricavi ed ha visto entrambe le Lob confermare un avanzamento del business. Anche la marginalità, non ancora a livello delle aspettative dell’azionista, è comunque superiore all’obiettivo di budget. Confermata la centralità del nostro Paese che insieme ad UK ed agli USA restano le aree di riferimento. Forti di un backlog importante nei prossimi anni, che deve essere consegnato nei tempi previsti ed in qualità, è stata ribadita la volontà e l’obiettivo di perseguire un ampliamento del mercato che deve necessariamente valicare i confini nazionali (per esempio Germania) puntando anche sulla maturità di alcuni prodotti che unitamente alle indiscusse competenze dalle maestranze, rappresentano la chiave vincente di questa importante ed ulteriore sfida.

Infine, l’Ing. Giuseppe Marino, ha prospettato, la deliberazione, nei prossimi mesi, di un piano strategico che traguarda il 2030. Tale piano, ha l’obiettivo di strutturare l’azienda per affrontare al meglio le nuove sfide derivanti dal mercato, così da poter competere con gli altri grandi players (Alstom, Siemens…). Si intravede inoltre all’orizzonte la possibile acquisizione di Thales che costituirebbe un ulteriore elemento fondamentale per aumentare lo sviluppo di prodotti e di mercato.

La delegazione sindacale, anche a valle del confronto avuto con il management aziendale, valuta l’incontro molto positivo sia per quanto consolidato in termini di acquisizioni sia per le prospettive che il mercato offre.

CONTRATTO INTEGRATIVO DI GRUPPO

Nella seconda parte degli appuntamenti si è avviata la discussione sull’integrativo di gruppo.

Con l’intento di garantire la fiscalità di miglior favore per l’erogazione del prossimo PdR, si è convenuto di discutere, in questi primi incontri, solo di premio di risultato. L’azienda ha proposto un incremento di 400 euro, a fronte di una piattaforma che ne ha richiesti 1500 e la stabilizzazione di una parte a regime.

La distanza ci rende difficile qualsiasi esercizio e da sola, questa proposta non ci consente di fare una valutazione ponderata sulla sostenibilità di un integrativo che per concludersi positivamente necessita di ulteriori risorse.

L’argomento prevalente usato dalla società è che l’incidenza dell’aumento contrattuale del giugno 2023, ed il mancato assorbimento dello stesso, condiziona fortemente la trattativa.

Questo argomento ha almeno due elementi non condivisibili: non si può accettare che il contratto di secondo livello, che ha caratteristiche differenti dal CCNL, sia de facto ” assorbito ” dal primo.

Il secondo elemento riguarda la platea operaia, che in assenza di superminimi (che quasi nessuno di questi ha) si troverebbe di fronte ad una doppia penalizzazione non potendo contare su incrementi cospicui del Pdr.

Sul gruppo omogeneo degli operai vi è stata una apertura che per ora è solo generica e che per quanto ci riguarda dovrà essere, insieme agli altri argomenti, affrontato in maniera strutturata ed esigibile con l’obiettivo di far crescere le retribuzioni. Questo elemento dovrà essere chiarito e potrà diventare qualificante per il prosieguo del negoziato insieme al tema degli aumenti del CCNL che non possono essere sterilizzati, tanto più in una realtà che anche nei momenti bui non ha mai assorbito.

Pensiamo che la soluzione più idonea, visto anche l’avvicinarsi della ” scadenza” per accedere ai benefici fiscali per i Pdr, sia quella di trovare una intesa per l’anno fiscale 2023, per poi riprendere il negoziato a partire da settembre p.v. su tutti gli altri argomenti contenuti nella piattaforma.

L’appuntamento prossimo è fissato per il giorno 27 luglio.

 

                                                                                                          FIM FIOM UILM NAZIONALI

                                                                                                          Coordinamento nazionale Hitachi Rail STS