Il 27 luglio a Napoli presso la sede della Unione Industriali si è tenuto l’incontro tra la Direzione Hitachi Rail STS, le segreterie nazionali, provinciali ed il coordinamento RSU di Fim, Fiom e Uilm, per continuare la discussione sulla piattaforma per il contratto di secondo livello, ed in modo specifico parlare di rinnovo dell’accordo sul PdR per gli anni dal 23 al 25.
Non rinneghiamo in nessun modo le richieste fatte nella piattaforma unitaria in cui, sul capitolo PdR è stata avanzata una richiesta economica significativa. In quel momento non si prevedeva l’importante aumento economico derivante dal CCNL che ha notevolmente influito sul budget aziendale. Le delegazioni di FIM e UILM ritenevano comunque utile proseguire il confronto anche valutando la complessità dell’acquisizione di THALES che potrebbe ulteriormente complicare la trattativa in futuro.
In questa ottica, firmare un accordo che avrebbe aumentato di € 400,00 un PdR già importante ci avrebbe anche consentito da un lato di muovere ancora verso l’alto il PdR e dall’altro di obbligare l’azienda, con un impegno scritto a continuare la discussione dopo la pausa estiva sugli altri temi che sono altrettanto importanti:
Superminimi agli operai
Responsabilità Sociale [assunzione] dei parenti dei colleghi in forza deceduti
Possibilità di selezionare i parenti e figli di dipendenti
Flessibilità Orarie per operai e turnisti
Rimodulazione dello Smart Working
Non assorbibilità degli aumenti CCNL
Welfare e Previdenza Complementare
Non è stato possibile attuare questo schema, in quanto la delegazione fiom ha scelto di firmare un accordo di proroga che non prevede aggiunte economiche e soprattutto non impegna l’azienda a proseguire il confronto sugli altri temi.
Senza un accordo unitario l’azienda non sarebbe stata disponibile alla proroga e per questo le delegazioni Fim Uilm, con grande senso di responsabilità verso tutti i lavoratori, hanno deciso di firmare per garantire la detassazione del premio che altrimenti verrebbe decurtato di 800,00 € circa.
Ora saremo costretti a rincorrere un confronto senza sapere quando si potrà tornare a discutere.
Dopo la pausa estiva avvieremo un giro di assemblee per decidere come andare avanti.
Quello che è certo è che nelle tasche dei lavoratori non ci saranno né più soldi né maggiori trattamenti normativi!
FIM UILM NAZIONALI