Le RSU FIM e UILM dei siti Hitachi Italiani, nel corso della scorsa settimana hanno promosso assemblee per illustrare a tutti i lavoratori l’esito del confronto tenutesi a Roma il 6 e 7 luglio.
Tutte le assemblee sono state molto partecipate, con notevoli interventi da parte dei lavoratori che, a fronte dell’illustrazione fatta dai rappresentanti sindacali, hanno espresso, da un lato soddisfazione per il piano industriale di medio periodo fornito dall’azienda, dall’altro, notevoli preoccupazioni per la fase congiunturale globale (post pandemica e conflitto Ucraino), che stanno determinando, in ambito economico, finanziario e produttivo scenari di possibile recessione. Hanno altresì apprezzato notevolmente, l’impegno messo in campo dalla delegazione sindacale per dare una risposta puntuale alla stesura dell’accordo del PDR preventivo per il FY 2022/2023.
L’azienda, infatti ha proposto un aumento di 100,00€ ed introdotto nuovamente la penalizzazione per l’assenteismo. La delegazione sindacale, è riuscita ad ottenere un aumento di 180,00€ portando così il valore massimo a 4280,00€, eliminando la penalizzazione sull’assenteismo, e modificando alcuni parametri degli obbiettivi di efficacia, tali da renderli più realistici.
Per la FIM e la UILM, raggiungere tale obiettivo, è stato un risultato importante, in quanto l’importo raggiunto (4.280,00 €), la precisazione fatta sugli obiettivi di efficacia ed il mancato ripristino della penalizzazione per l’assenteismo, diventano per noi la base di discussione per l’avvio del rinnovo del contratto di secondo livello, che non è più procrastinabile.
L’azienda, a fronte della nostra richiesta, ha dato disponibilità ad iniziare un percorso di confronto per l’avvio del rinnovo dell’accordo di secondo livello.
La maggioranza dei lavoratori presenti alle assemblee, hanno ribadito che l’impianto della proposta così come gli è stata illustrata, è adeguata alle aspettative, ed hanno sollecitato le RSU, congiuntamene alle segreterie Nazionali, a firmare al più presto l’accordo in modo di avere la certezza, che al raggiungimento degli obiettivi, si possa fruire della tassazione agevolata a 10%, consapevoli che un ulteriore ritardo possa pregiudicare tale percorso.
Oggi purtroppo siamo fermi al 7 luglio data in cui la FIOM ha dichiarato che a fronte di tale risultato non c’erano le condizioni per proseguire il confronto.
La FIM e UILM, si sentono rafforzate da quanto emerso dal confronto assembleare, e ribadiscono la volontà di voler procedere alla firma dell’accordo ed invitano la FIOM a risedersi al tavolo della discussione, considerando che il tempo per l’ottenimento della defiscalizzazione del premio non gioca a nostro favore. Siamo infine consapevoli che è indispensabile avviare quanto prima un confronto che ci porti alla definizione di una piattaforma per l’integrativo da sottoporre al vaglio dei lavoratori.
FIM e UILM Nazionale