In data 5 maggio 2021, FIM FIOM UILM e le RSU del Gruppo hanno incontrato in teleconferenza l’Azienda ed Unindustria Roma, con all’ordine del giorno i risultati economici ed il PdR relativi all’anno 2020.
Le comunicazioni dell’A.D. ing. Pandozy.
- L’EBITDA obiettivo fissato per il 2020 era di 170 milioni di Euro, il risultato raggiunto è pari a 157,7 mln€.
- Tale risultato deve essere valutato comunque positivamente, data la situazione di emergenza in cui si è operato per quasi tutto l’anno.
- L’EBITDA obiettivo per il 2021 viene confermato a 170 mln€.
- I risultati del primo trimestre 2021 sono incoraggianti, e accreditano il fatto che tale obiettivo sia realistico e possa essere raggiunto.
- Si spera che la situazione cominci a migliorare, e che dopo l’estate si possano riaprire le sedi in sicurezza, programmando opportunamente le presenze, continuando contemporaneamente con il lavoro da remoto.
- C’è fiducia di poter riaprire il prima possibile anche la Scuola ICT di Ferentino.
- Il numero dei lavoratori posti in cassa integrazione continua ad essere molto basso, l’attività di riqualificazione va avanti, per alcuni di loro si prospetta un inevitabile cambio di mansione e lavoro, dato che alcune attività sono praticamente ferme.
Le comunicazioni del Direttore HRO dott. Biestro.
- In base al risultato ottenuto, l’importo del Premio di Risultato 2020 è fissato a 742,12 Euro, con saldo pari a 392,12 Euro.
- Anche quest’anno ci sarà la possibilità della conversione del PdR in welfare con le modalità che verranno comunicate più avanti.
- Dovrebbe essere confermata anche l’applicazione al PdR dell’aliquota fiscale agevolata al 10%.
- Ad oggi, risultano collocati in cassa integrazione, a varie percentuali, 135 dipendenti, pari a 90 FTE (equivalenti a tempo pieno), appartenenti a Engineering Ingegneria Informatica, Engineering D.HUB, Engineering 365 e Sogeit Solutions.
Le richieste e le osservazioni delle RSU e delle OOSS.
- Si richiede un aggiornamento sull’integrazione salariale al 100% da parte dell’Azienda a favore dei collocati in CIGO nel corso del 2021.
- Relativamente ai lavoratori collocati in CIGO, si richiede di fornire dati disaggregati per aree e settori, e dati più dettagliati sulla formazione dedicata alla riqualificazione professionale, che deve rimanere lo strumento principale per la loro ricollocazione.
- Si ritiene opportuno aprire una discussione sul lavoro agile, con l’obiettivo di aggiornare l’accordo sindacale del 2019 modificandolo, nella prospettiva del suo utilizzo a regime anche quando sarà possibile tornare al lavoro nelle sedi aziendali. Questo anche alla luce del risparmio di spese e costi e dell’aumento di produttività di cui ha giovato l’Azienda con l’utilizzo massiccio del lavoro da remoto, e del corrispondente aumento di costi e spese a carico dei lavoratori.
- Si sollecita l’erogazione dell’intero importo base del Premio di Risultato (pari a 800,00 Euro), come riconoscimento dell’impegno dimostrato da tutti i lavoratori dall’inizio della pandemia.
- Si domanda perché l’obiettivo 2021 rimanga lo stesso del 2020, anche in presenza di massicci investimenti statali previsti nell’ambito del PNRR – Piano nazionale di ripresa e resilienza.
Le risposte dell’Azienda.
- Alla luce dei dati incoraggianti del primo trimestre 2021, l’integrazione salariale al 100% da parte dell’Azienda, a favore dei collocati in CIGO nel 2021, ad oggi risulta possibile, lo scenario appare favorevole, ma bisogna attendere con prudenza la conferma di dati positivi su un periodo più lungo.
- Tutti i settori di business sono andati complessivamente bene, anche l’industriale si sta riprendendo.
- Nel 2020 è stata erogata formazione in misura addirittura maggiore rispetto all’anno precedente.
- Alla riapertura delle sedi, saranno possibili 2 o 3 giorni di smart working per tutti, con adesione volontaria senza ostacoli aziendali, anche per chi lavora presso cliente; inoltre sarà consentito lavorare in sedi aziendali diverse da quelle di assegnazione.
- Verrà resa disponibile un’applicazione dedicata alla pianificazione e la gestione delle presenze, in base alla capienza e alla disposizione delle postazioni in ciascuna sede aziendale, come risultante dall’attuazione dei piani di sicurezza anti COVID. Al proposito, entro breve verranno parzialmente riaperte le sedi di Roma, Assago, Lancenigo di Villorba e Torre Annunziata, in via sperimentale, con il rientro di alcuni gruppi di lavoro.
- Disponibilità ad affrontare le tematiche legate allo smart working, sperando anche che in tempi brevi possano concretizzarsi il lavoro della Commissione Paritetica Nazionale sul Lavoro Agile istituita dal rinnovo del CCNL, e i diversi progetti di legge sull’argomento, per avere un quadro di riferimento normativo più completo ed aggiornato.
- Non è possibile riconoscere il valore intero del Premio di Risultato, in quanto il mancato raggiungimento degli obiettivi prefissati ha penalizzato anche i piani provvigionali ed incentivanti assegnati al management ed alla dirigenza, e non sarebbe corretto nei loro confronti.
- L’esame dettagliato del PNRR non genera né particolari aspettative né troppa fiducia, per cui si ritiene opportuno mantenere l’EBITDA obiettivo a livello di prudenza.
Le considerazioni finali delle RSU e delle OOSS.
- Considerato l’esiguo numero dei lavoratori collocati in cassa nel corso del 2021, e nell’ottica del suo progressivo decremento fino all’azzeramento totale in tempi brevi, si ritiene che l’integrazione salariale al 100% da parte dell’Azienda debba essere riconosciuta il prima possibile per aiutare ancora di più qui lavoratori che più di altri hanno accusato gli effetti di questa crisi sanitaria.
- Le informazioni sull’andamento e sulla formazione comunque si mantengono ad un livello generico e c’è la necessità di dare più spazio al confronto e di approfondire sicuramente il tema formativo anche perché per quanto sia incrementata la formazione erogata va verificato che la stessa abbia coperto tutta la popolazione aziendale elemento questo che il sindacato ritiene fondamentale.
- La negazione dell’assegnazione dell’intero Premio di Risultato, anche a fronte del raggiungimento del 93% dell’obiettivo, è un’occasione mancata da parte dell’Azienda per esprimere riconoscenza a tutti i lavoratori che hanno sempre continuato con impegno, dedizione e disponibilità, a fare il proprio dovere, in condizioni particolarmente complicate ed imprevedibili, e spesso anche fuori orario. Ci rammarica tale scelta soprattutto se consideriamo che il costo complessivo dell’integrazione del PdR al suo importo base ammonta a circa mezzo milione di Euro o poco più, mentre solo poche settimane fa l’assemblea degli azionisti ha deliberato di distribuire 17 milioni di Euro di dividendi ai propri soci.
Il Coordinamento Nazionale delle RSU del Gruppo Engineering