L’incontro tenutosi ieri al Ministero delle imprese e del made in Italy ha segnato un’altra importante tappa della vertenza Dema.
L’Ad del gruppo aeronautico, Angelo Rodolfi, ha rappresentato lo stato dell’arte del processo di omologa del piano concordatario che presumibilmente si concluderà entro la fine dell’anno in corso per consentire al gruppo di continuare l’attività “in bonis” e realizzare il piano industriale, a supporto di quello concordatario, depositato presso il Tribunale di Napoli.
Nel corso dell’incontro abbiamo espresso le nostre perplessità e la nostra contrarietà alle azioni previste dal piano industriale che prevederebbero la chiusura del sito Dema di Brindisi e la cessione di DAR ad altro investitore.
Nel corso di tutta la vertenza abbiamo sempre ribadito che le potenzialità del gruppo sono rappresentate dalla capacità di integrazione delle diverse attività (progettazione e produzione lamiere, trattamenti superficiali, lavorazioni a macchina compositi e assemblaggi) che la rendono una eccellenza industriale nel settore.
In attesa dell’omologa del piano concordatario la Uilm ha chiesto all’azionista e alle istituzioni di mettere in campo tutte le iniziative per individuare una soluzione industriale che salvaguardi l’integrità del gruppo Dema.
La Uilm ritiene che con un management competente e adeguati investimenti ci siano tutte le condizioni per rilanciare il gruppo aeronautico. Le rosee previsioni di crescita del settore del trasporto aereo, che in prospettiva vedranno nei prossimi 10 anni un incremento delle attuali flotte aeree del 48%, ci confortano nel pretendere una diversa soluzione che consenta di poter valorizzare tutta l’occupazione.
Riteniamo estremamente importante la dichiarazione dell’AD in merito all’intenzione dell’azionista di voler investire circa 20 milioni nel gruppo per creare le prospettive industriali.
Continueremo a seguire l’evoluzione della vertenza in attesa della prossima convocazione del tavolo al MIMIT prevista nel mese di dicembre.
Uilm Nazionale