GRUPPO DEMA “Dopo l’omologa, occorre lavorare sulla prospettiva”

Nella giornata del 10 luglio, presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, si è tenuto un incontro tra il coordinamento nazionale FIM-FIOM-UILM del Gruppo DEMA e la Direzione Aziendale per un aggiornamento dell’andamento del gruppo dopo l’omologa del piano concordatario.

L’esposizione della situazione effettuata dall’AD e Presidente, Angelo Rodolfi, ha evidenziato una condizione di sostanziale stabilità aziendale che ha consentito di ridurre il ricorso agli ammortizzatori sociali in tutti i siti e che consentirà la possibilità di cogliere opportunità commerciali per l’acquisizione di ulteriori programmi. Per quanto riguarda il sito DEMA Brindisi, di cui è prevista la chiusura nel piano concordatario approvato dal Tribunale, le attività, ad oggi, non sono state interrotte e con la riattivazione di alcuni macchinari, per far fronte alla produzione, è stato possibile anche il miglioramento della produttività. L’ing. Raffaele Monaco, responsabile operativo di gruppo, ha poi confermato il consolidamento delle attività negli altri siti, nonostante la difficoltà di approvvigionamento delle materie prime, e le interlocuzioni con i due più importanti clienti, Leonardo e Airbus.

Purtroppo l’azienda, a seguito di sollecitazione delle organizzazioni sindacali e dello stesso MiMIT, non è stata in grado di fornire, in occasione dello stesso incontro, un aggiornamento sull’avanzamento del piano industriale con dettaglio sulle previsioni di investimento, ordinativi e fatturato generando forti perplessità da parte di Fim Fiom Uilm; tale condizione è stata enfatizzata dalle organizzazioni sindacali anche in previsione della scadenza degli ammortizzatori sociali prevista a fine anno.

Per quanto riguarda invece la cessione di DAR Brindisi a Italsistemi, Fim Fiom Uilm hanno chiesto, nell’ambito della procedura ex art. 47 che sarà avviata nei prossimi giorni, di potersi confrontare su piano che delinei chiare prospettive occupazionali ed industriali. I rappresentanti di Italsistemi, pur confermando la disponibilità al confronto, hanno evidenziato la necessità di individuare una soluzione che consenta di poter acquisire il ramo aziendale Aerocomposit (ancora rientrante in procedura fallimentare dal 2019) al fine di poter continuare a disporre degli immobili e dei macchinari in via definitiva per lo sviluppo dello stesso sito brindisino.

Nelle conclusioni dell’incontro, i rappresentanti del MiMIT, raccogliendo anche le sollecitazioni di Fim Fiom Uilm, hanno anticipato l’intenzione di confrontarsi con la proprietà del gruppo per poter escludere una gestione esclusivamente finanziaria a scapito della prospettiva industriale. Il prossimo incontro si terrà tra la fine del prossimo mese di settembre o inizio ottobre per un ulteriore verifica sullo stato di avanzamento della vertenza.

 

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