In questi giorni la Direzione Abb attraverso uno specifico comunicato ha informato tutti i dipendenti di dare avvio a “un programma formativo di 24 ore nel triennio 2017-2019”.
Ricordiamo che il tema della Formazione Continua, in particolar modo delle 24 ore di formazione nel triennio di vigenza contrattuale, è una conquista dell’ultimo contratto collettivo nazionale (art. 7, Sez. Quarta, Titolo VI) e oggetto di alcune richieste sindacali presentate nella piattaforma per il rinnovo dell’integrativo di gruppo, da mesi oggetto di trattativa sindacale.
La proposta aziendale, anche se apprezzabile per ciò che riguarda il funzionamento attraverso una innovativa piattaforma di e-learning e per i contenuti e i temi formativi, prevede modalità di svolgimento in evidente violazione del contratto collettivo nazionale che stabilisce in modo inequivocabile che la formazione continua debba essere svolta all’interno dell’orario di lavoro sia per gli operai che per gli impiegati.
Abb, seppur dopo aver dibattuto ampiamente con il Coordinamento Sindacale Fim Fiom Uilm, ha deciso di procedere di propria iniziativa disattendendo il contratto e introducendo una diversità di trattamento tra impiegati-quadri e operai: infatti impiegati e quadri potranno formarsi all’interno dell’orario di lavoro mentre gli operai nel loro tempo libero, prevedendone la monetizzazione secondo la propria retribuzione oraria. Impiegati e operai devono poter condividere una gestione uniforme, utile alla crescita professionale e a un proficuo interscambio.
In questo modo Abb sminuisce la portata della formazione continua che per noi deve essere un elemento strategico per far crescere competenze e professionalità dei lavoratori e incidere su produttività e competitività aziendale.
La formazione è il diritto al futuro per imprese e lavoratori, relegarla al tempo libero e monetizzarla significa metterla in secondo piano sminuendo la centralità del ruolo dei lavoratori.
Come OO.SS., nel prendere atto della decisione di Abb di proseguire su un’iniziativa assolutamente non condivisa, valuteremo in rapporto con le lavoratrici e lavoratori tutte le iniziative necessarie per contrastare questa posizione riportando il tema della formazione continua all’interno delle regole sancite nel contratto collettivo nazionale.
Roma, 16 ottobre 2018
Coordinamento nazionale Fim Fiom Uilm Abb