Finmeccanica, ecco cosa cambia con il contratto unico


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Doveva arrivare nella giornata di lunedì 1 febbraio, come aveva anticipato su Formiche.net Antonello Di Mario, direttore di “Fabbrica Società”, il giornale della Uilm, ma la trattativa per il nuovo contratto integrativo aziendale del gruppo Finmeccanica è stata firmata questa mattina: le trattative sindacali, si sa, sono complesse.

Riuniti da ieri nella sede Unindustria di Roma, i sindacati metalmeccanici ed il management del gruppo industriale, dopo aver trattato nel corso dell’intera notte, hanno deciso i dettagli dei nuovi trattamenti economici e normativi che saranno applicati ai 28mila dipendenti della One Company. La trattativa complessivamente è durata circa sei mesi.

Ecco cosa cambia dopo l’intesa di questa mattina.

ORARIO DI LAVORO, FLESSIBILITÀ, PERMESSI, STRAORDINARIO E CEDOLINI

Il nuovo accordo introduce forme di flessibilità dell’orario di lavoro in ingresso e in uscita che tengono conto delle specificità di ogni sito. A questo si aggiunge un sistema di “Permessi a Recupero” che prevede un monte ore mensile utilizzabile individualmente. “Tali permessi – si legge in una nota della della Fim Cisl – potranno essere utilizzati due volte al mese in aggiunta alla pausa mensa. E’ definito, sulla base di quanto già vigente nei diversi siti, un menù di modelli diversificati di turnistiche”. Tra gli aspetti concordati vi è anche il pagamento dello straordinario anche ai lavoratori inquadrati al sesto livello. A partire dal 1 maggio 2016 sarà operativo inoltre il nuovo formato del cedolino paga uguale per tutti i dipendenti Finmeccanica. Per i nuovi assunti è stato definito un Superminimo Collettivo di ingresso in aggiunta al minimo contrattuale.

PREMIO DI RISULTATO

Il nuovo contratto unificato istituisce un Premio di Risultato (con la vigenza di tre anni) che misurerà le performance complessive della nuova Finmeccanica One Company basato su 3 indicatori (economico/finanziario complessivo, economico/finanziario di Divisione, industriale di singolo sito) e che terrà conto del contributo delle diverse figure professionali o funzioni.

TRASFERTE E FORMAZIONE PROFESSIONALE

Trattamenti economici adeguati saranno riconosciuti per le trasferte in Italia e a compensare il disagio legato al lavoro fuori sede. Diventa un diritto la formazione individuale: “tutti i lavoratori avranno il diritto individuale di decidere, chiedere e svolgere fino a 16 ore (sino al sesto livello professionale) o 32 ore (per settimi e Quadri) annue di formazione per potenziare le proprie competenze e partecipare a percorsi di crescita all’interno dell’impresa”, si legge nella nota della Fim Cisl. Ogni lavoratore avrà inoltre a disposizione il proprio libretto formativo che certificherà le competenze e le conoscenze acquisite durante lo svolgimento dei percorsi formativi.

NUOVO INQUADRAMENTO PROFESSIONALE

Entro giugno 2016, sarà definito un nuovo modello di inquadramento professionale che, tenendo conto di esperienze già presenti in alcune realtà aziendali, riconosca le specifiche professionalità dei lavoratori coerenti con le evoluzioni tecnologiche e di prodotto presenti in Finmeccanica anche attraverso erogazioni economiche integrative.

WELFARE

Numerose novità anche sul piano del welfare aziendale, che sarà completamente riorganizzato in senso espansivo: “In attesa della completa definizione del Welfare integrativo, da attuarsi nel corso del 2016, è stata raggiunta un’intesa sui seguenti temi: permessi retribuiti per visite mediche, permessi retribuiti per studio, aggiuntivi a quanto previsto dal CCNL, potenziamento Part-time, in ottica di conciliazione tempi di vita-lavoro, introduzione e sviluppo di Smart Working”, ha spiegato la Federazione italiana metalmeccanici.

LE RELAZIONI INDUSTRIALI

Per quanto riguarda il sistema di relazioni industriali è stato costituito un Osservatorio Strategico di competenza delle segreterie nazionali di FIM, FIOM e UILM che, nell’ambito dell’informazione e consultazione, affronterà i temi dello sviluppo, degli assetti societari, internazionalizzazione ed alleanze, investimenti e tecnologie.
Viene definita inoltre una procedura di “raffreddamento del conflitto” con l’obiettivo di ricercare soluzioni negoziali preventive, ai vari livelli, in un tempo breve (10 giorni lavorativi) a eventuali contenziosi tra le Parti. FIM FIOM UILM hanno accettato di ridurre il monte ore sindacale a loro disposizione tagliando i permessi sindacali del 15%.

LE PAROLE DI GIOVANNI CONTENTO, SEGRETARIO NAZIONALE UILM

La Uilm ha espresso un giudizio positivo sull’intesa: “La trattativa complessivamente è durata circa sei mesi e ha visto prevalere il senso di responsabilità delle Organizzazioni sindacali che hanno evitato di rompere, in alcuni momenti della trattativa, il confronto con l’azienda per la difficile condizione determinata dall’estrema eterogeneità dei trattamenti applicati dalle ex società del gruppo, norme che hanno rappresentato la storia della contrattazione sindacale in Finmeccanica”, ha commentato Giovanni Contento, segretario nazionale della Uilm, ricordando che “nei prossimi giorni l’accordo sarà sottoposto all’approvazione delle RSU del gruppo e successivamente al giudizio dei lavoratori nelle assemblee che si concluderanno entro il 10 marzo”.

IL COMMENTO DI ZANOCCO

Per il segretario nazionale della Fim Cisl, Michele Zanocco, la condivisione di questa intesa “darà un contributo positivo anche al tavolo per il rinnovo del CCNL dei lavoratori metalmeccanici italiani”. Secondo Zanocco “l’intesa raggiunta oggi è il risultato di un difficile confronto durato 5 mesi che ha portato certezza contrattuale a oltre 28 mila lavoratori. E’ la dimostrazione che il secondo livello è davvero il luogo dove si riesce a discutere in modo concreto del lavoro, delle sue complessità e specificità e dove si trovano soluzioni che garantiscano equilibrio tra il recupero della produttività, le flessibilità necessarie ed il giusto riconoscimento ai lavoratori del loro apporto”.

“L’ipotesi di accordo di Finmeccanica One Company dimostra come è possibile costruire un contratto innovativo che integra un Contratto Nazionale che estende la contrattazione di secondo livello acquisendone le innovazioni e trasferendole a tutti i lavoratori in modo universale”, ha commentato il segretario nazionale della Fim Cisl.

Ufficio Stampa Uilm
Roma, 2 febbraio 2016