Nella giornata odierna, 29 aprile 2020, si è tenuto, in via telematica, il programmato incontro tra Fincantieri e OO. SS Nazionali FIM-FIOM-UILM sul tema della ripresa produttiva nella fase di emergenza COVID-19.
In tale incontro l’argomento principale doveva essere la proroga della CIG al fine di garantire il rientro graduale e progressivo delle persone al lavoro nel massimo rispetto dei Protocolli di Sicurezza.
Con nostra sorpresa, la FIOM ha preso la decisione di non sottoscrivere l’accordo con cui la CIG viene prolungata al 17 maggio p.v.
I contenuti dell’accordo che FIM e UILM hanno deciso di sottoscrivere, sono identici a quelli sottoscritti unitariamente solo due settimane fa, confermare la disponibilità come organizzazioni sindacali vuol dire dare continuità al percorso avviato dalle parti, per la tutela della salute di tutte le lavoratrici e lavoratori e permettere la gradualità necessaria nella ripresa delle attività.
Riteniamo che bisogna intraprendere un’azione responsabile attraverso il confronto ma con una partecipazione attiva e costruttiva, per superare questa grave emergenza che mette a rischio non solo la salute delle persone ma anche il nostro futuro.
Importante ricordare che il mancato prolungamento della CIG avrebbe comportato il rientro in massa di tutti i dipendenti alla data del 4 maggio 2020, vanificando di fatto, tutti gli sforzi messi in campo fino ad oggi che hanno consentito la necessaria gradualità nei rientri come convenuto tra OO. SS. ed Azienda.
Inoltre le OO.SS. hanno richiesto uno specifico incontro con l’esecutivo del coordinamento sindacale nazionale per trattare tutti i temi legati all’attività produttiva, rimasti in sospeso prima dell’emergenza COVID-19 e l’azienda si è resa disponibile a concordare una data.
Invitiamo con forza la FIOM a riflettere su questa scelta e a riprendere un percorso unitario, ricordando che il nemico da combattere è uno solo: il Coronavirus COVID-19!
Fim Uilm Nazionali