“Bene la conferma degli impegni presi dal Ministero dello Sviluppo economico per le commesse Fincantieri ma per il sito di Castellammare di Stabia e per tutto il Gruppo non sono sufficienti. Ci rivedremo nella stessa sede del dicastero il prossimo 8 marzo”.
Così Mario Ghini, segretario nazionale dei metalmeccanici Uil e Giovanni Sgambati, segretario generale della Uilm Campania, riassumono l’incontro terminato questo pomeriggio al Ministero retto da Claudio Scajola, a cui ha partecipato insieme a Mario Ghini, segretario nazionale dei metalmeccanici Uil.
Le commesse che riguardano il comune campano sono quelle relative alla costruzione di due pattugliatori della Guardia Costiera. Al momento i soldi sono disponibili, ma la Direzione generale delle Capitanerie di Porto non ha ancora indetto la gara per l’aggiudicazione della commessa in questione.
“Positivo, invece – sostengono Ghini e Sgambati – nell’importante confronto di oggi, il disco verde per l’accordo di programma sul bacino di Castellammare arrivato dalla Regione, dal Ministero, dalla Capitaneria di Porto e da tutte le istituzioni locali collegate; questo significa che il cantiere del comune costiero sarà al più presto ammodernato e tale accordo costituirà il modello per i siti di Genova e Palermo”.
Per quanto riguarda la Cassa integrazione straordinaria che si presume possa scattare dal mese di luglio per circa 400 addetti del sito Fincantieri di Castellammare, il sindacalista della Uilm annuncia un profondo dissenso: “Siamo – sottolineano Ghini e Sgambati – contrari alla Cigs ed abbiamo chiesto al governo che si faccia interprete presso la società cantieristica guidata da Giuseppe Bono a distribuire altro lavoro al sito campano”.
L’incontro di oggi con i rappresentanti del Mse ha avuto per oggetto anche la commessa della nave portaelicotteri, con un impegno iniziale di 50 milioni di euro che secondo le rassicurazioni del governo doveva essere nel “decreto incentivi”entro il mese dello scorso gennaio, la cui progettazione e conseguente cantierabilità riguarda altri siti del gruppo Fincantieri.
“Non se ne è fatto ancora nulla – hanno concluso i sindacalisti – perché gli stanziamenti collegati sono inseriti nel decreto Milleproroghe, lo stesso che contiene le voci per gli ecoincentivi, che deve essere ancora approvato”.
Ufficio Stampa Uilm
Roma, 18 febbraio 2010