GENOVA (FINCANTIERI) sabato 30 maggio 2009, 07:00 “No all’ideologia che prevale sull’interesse dei lavoratori” Intervista a Giovanni Contento (Uilm) di Redazione
La Fiom ha cambiato atteggiamento rinunciando a proteste clamorose contro Fincantieri perché ha capito che i lavoratori sono armati di buon senso e non avrebbero accettato di sposare battaglie ideologiche al posto della tutela dei propri interessi”: è tagliente il giudizio di Giovanni Contento, segretario nazionale dei metalmeccanici della Uil, nei confronti di “quei sindacalisti che privilegiano l’impostazione politica, e si preoccupano di far cadere i governi piuttosto che di interpretare le esigenze dei propri iscritti e del complesso dei dipendenti dell’azienda”. Il caso Fincantieri, in questo senso, è emblematico: “Abbiamo condotto una trattativa difficile con Fincantieri – spiega Contento -, cercando di realizzare una piattaforma sindacale unitaria. Poi ci siamo accorti, noi della Uilm e i colleghi della Filt Cisl, che non potevamo soccombere alle impostazioni della Fiom”. Due, in particolare, i nodi invalicabili: “I vertici locali della Fiom volevano imporre l’estensione del premio di risultato alle ditte che lavorano in appalto, e l’assegnazione di soldi fissi sganciati dalla produttività. Proposte entrambe inaccettabili, in una situazione generale del settore e dell’economia che obbliga a essere innanzi tutto realisti, proprio per difendere i lavoratori, tutti i lavoratori, compresi quelli della Fiom”. Ha prevalso, invece, da parte del “sindacato rosso”, l’intransigenza: “Con Fincantieri – conclude Contento – abbiamo raggiunto un ottimo accordo. Lo confermo, non perché io sia un contrattualista o un aziendalista, ma perché ho cercato fino all’ultimo di far prevalere la ragione. E quando sento parlare di guerra di classe, di questi tempi, mi si rizzano i capelli!
Ufficio Stampa Uilm
Roma, 30 maggio 2009