Fiom: “4.341 votanti pari al 65% degli aventi diritto….. è da notare che i votanti rappresentano la maggioranza assoluta dei dipendenti del Gruppo”
Stiamo assistendo ancora una volta (è già avvenuto in molte altre occasioni in questi mesi) come la Fiom stia cercando di vendere fumo ai lavoratori di Fincantieri.
Abbiamo letto il comunicato n°97 della Fiom (chissà se prima delle ferie raggiungeranno quota 100…), sull’esito del suo referendum relativo all’accordo del 1° aprile 2009 e abbiamo notato che, stando al loro comunicato, si sarebbero recati a votare 4.341 lavoratori pari al 65% degli aventi diritto e avrebbero, sempre secondo loro, addirittura superato abbondantemente la maggioranza del totale dei dipendenti del Gruppo.
Forza lavoro Gruppo Fincantieri
Fincantieri S.p.A. |
8.555 |
Cetena |
70 |
Isotta Fraschini |
153 |
Orizzonte S.N. |
81 |
Totale Gruppo |
8.859 |
Il conto, osservando la tabella, ciascuno può farlo: verificando la forza lavoro del Gruppo, si nota chiaramente che il dato dichiarato dalla Fiom è pari al 49% della forza lavoro e che quindi non rappresenta la maggioranza dei dipendenti del Gruppo. In questo modo la Fiom, a nostro parere, tenta di lavarsi la coscienza rispetto a quelle 70 ore di sciopero costate salario agli stessi lavoratori di Fincantieri. Si tratta di scioperi che, la stessa Fiom, si guarda bene di legittimare attraverso una consultazione tra lavoratori.
Questo referendum dimostra ancora una volta quello che, come Fim e Uilm, stiamo sostenendo ormai da tempo: lo strumento referendario è spesso usato demagogicamente ed è diventato solamente un metodo applicato da chi non ha il coraggio di assumersi precise responsabilità e preferisce delegarne ad altri.
Fim Uilm nazionali
Roma, 29 luglio 2009