Intervista del segretario generale della Uilm all’Adnkronos
Antonino Regazzi risponde alle domande di Alessandro Remia (il testo integrale dell’agenzia di stampa)
”Marchionne ci dovrebbe spiegare perchè dovremmo rinunciare al rilancio del settore dell’auto in Italia e restare all’ultimo posto tra i produttori in Europa con 650 mila auto prodotte. Mancano all’appello circa 1 milione di vetture”. Il segretario generale della Uilm, Antonino Regazzi, commenta così all’ADNKRONOS, l’incontro tra l’ad della Fiat, Sergio Marchionne e il ministro per lo Sviluppo economico, Claudio Scajola, sul futuro dello stabilimento siciliano di Termini Imerese. ”Il dato è semplice – continua Regazzi – una grande azienda come Fiat e che, con l’acquisizione di Chrysler, intende produrre 6 milioni di vetture, perchè in Italia ne produrrà al massimo 900 mila nel 2013. In Italia si vendono ogni anno circa 2,2 milioni di vetture e noi produciamo solo il 34% del fabbisogno nazionale, mentre Germania, Francia, Inghilterra, Belgio e Polonia producono più di quello che il loro mercato è in grado di assorbire e quindi esportano. Insomma è una contraddizione enorme ed incomprensibile”. Il segretario generale della Uilm, poi, commenta anche le parole del ministro per lo Sviluppo economico, Claudio Scajola: ”Ieri Scajola è partito bene, ha concordato con noi che i dati della produzione nazionale sono bassi. Ed ha convenuto con noi che lo stabilimento dovesse restare aperto, mentre oggi ha spiegato che Termini Imerese può diventare un polo industriale senza l’auto. Ma allora ieri ci siamo presi in giro?”.
Ufficio Stampa Uilm
Roma, 1 dicembre 2009