Fiat; tre dirigenti trattenuti e poi liberati nel corso di una trattativa sugli esuberi a Bruxelles
Eros Panicali (Uilm) all’Adn Kronos: “Forme di pressione non condivisibili” Il ministero del lavoro belga convoca oggi azienda e sindacati per soluzione
Tre dirigenti della concessionaria Fiat di Bruxelles, dopo esser rimasti bloccati per ore dai lavoratori belgi interessati da una specifica trattativa sugli esuberi, nella serata di ieri hanno lasciato l’edificio dell’Italian Automotive Center dove erano stati trattenuti.
I lavoratori hanno negato di aver messo in atto un sequestro nei confronti dei tre dirigenti chiusi in un locale, sottolineando che si è trattato solo di un’azione dimostrativa per richiamare l’attenzione su una trattativa paralizzata dal rifiuto dei manager Fiat di accogliere le richieste dei lavoratori del Centro belga minacciati dal licenziamento. “Forme di pressione non condivisibili anche se per fortuna vengono fatte in forma piuttosto pacifica”. Così il responsabile dell’auto per la Uilm Eros Panicali ha commentato nel pomeriggio all’ADNKRONOS questa singolare forma di protesta.
“Ci sono modi diversi per manifestare la propria preoccupazione – ha aggiunto l’esponente sindacale – anche se pure oggi, al tavolo con il governo (l’incontro s’era svolto nella tarda mattinata al dicastero dello Sviluppo economico, presenti i ministri Scajola, Matteoli ed il sottosegretario Vegas, n.d.r.) non abbiamo ricevuto risposte soddisfacenti alle nostre richieste”. Il presidente della commissione paritaria del ministero del Lavoro Belga convocherà oggi i rappresentanti della Fiat e del sindacato per “cercare di trovare una soluzione e conciliare le parti”. E’ quanto ha riferito ad Aki- ADNKRONOS International, Abel Gonzalez Ramos, segretario della Fdm-Brabante, il sindacato che segue la protesta contro il piano di ristrutturazione della Fiat nella sua più grande concessionaria del Belgio.
Ufficio Stampa Uilm
Roma, 10 aprile 2009