FIAT; Dichiarazione di Antonino Regazzi sul sito di Termini Imerese: “Se la Regione Sicilia fa sul serio, noi del Sindacato siamo pronti a fare la nostra parte”

Dichiarazione di Antonino Regazzi, segretario generale della Uilm

“Da giorni fonti autorevoli di stampa fanno intendere che la Regione Sicilia è disposta a giocarsi il tutto per tutto, purchè lo stabilimento della Fiat a Termini Imerese non cambi missione produttiva.
Siamo lieti che ciò emerga con tanto vigore oggi, ma lo saremmo stati di più se la stessa determinazione fosse stata espressa almeno un anno fa.
Il pronunciamento dell’Istituzione regionale con i connessi poteri dell’autonomia speciale, è autorevole, ma allo stesso tempo debole dal punto di vista temporale: è come se si volesse chiudere la stalla dopo che i buoi sono già dispersi per il pascolo.
Tempo fa il sindacato era impegnato in un aspro confronto con la Fiat per mantenere la capacità produttiva del sito in questione, ma l’Amministrazione siciliana era in altre ‘faccende affacendata’.
Di questo comportamento il presidente Lombardo, a nome dell’istituzione da lui guidata, ha fatto pubblicamente ammenda il mese scorso.
Durante quel confronto alla Fiat e al Governo non bastarono le garanzie offerte dal solo sindacato al punto che l’azienda torinese ha cambiato il proprio interesse sul sito siciliano: come ben si sa dal 2011 a Termini non più auto prodotte, ma polo della componentistica.
La Regione è ora insorta; a nostro modesto giudizio se l’avesse fatto prima sarebbe stato più utile per la realtà industriale di Termini Imerese e di tutta la Sicilia.
Comunque registriamo questo dato ultimo e se ci ha veramente ripensato invitiamo la Regione a farsi avanti con ulteriore forza presso l’Esecutivo nazionale e verso la Fiat.
Il Sindacato è pronto a compiere la propria parte con responsabilità al fine di mantenere la vocazione originaria dello stabilimento della casa torinese.
Le parti tengano presente, però, che salvare oggi Termini Imerese è più difficile di prima.
Ma l’audacia a volte premia i coraggiosi…”

Ufficio Stampa Uilm

Roma, 13 luglio 2009