Fiat di Termini Imerese; Regazzi intervistato da Vincenzo Sannino dell’Ap Com: “Singolare che qualcuno ipotizzi la conversione dello stabilimento in centrale nucleare”

Il Segretario generale della Uilm intervistato da Vincenzo Sannino dell’Ap Com

Il testo integrale dell’agenzia di stampa

Il leader della Uilm, Antonino Regazzi, trova “singolare” che si possa ipotizzare la riconversione dello stabilimento Fiat di Termini Imerese in una centrale nucleare. “Non sono contro il nucleare – spiega il capo delle tute blu della Uil – sono favorevole al progetto che il paese si doti di centrali per dare una risposta al fabbisogno energetico. Tuttavia, sarebbe singolare dismettere un sito che produce automobili da oltre trent’anni per farlo diventare una centrale nucleare. E’ una cosa che non capisco”. Secondo Regazzi si tratta di una “proposta sbagliata” su cui “è necessario fare chiarezza”. Il segretario generale della Uilm invoca un “chiarimento” da parte dell’azienda e del Governo sull’assetto della Fiat e sul futuro degli stabilimenti italiani. “A Termini – sottolinea – avremmo ancora bisogno di produrre auto. Il tema, semmai, è mettere l’impianto siciliano nelle condizioni di produrre a costi competitivi”. Regazzi ricorda che la Uilm “si è sforzata a dire queste cose. Le auto prodotte in Polonia, per esempio, potevano essere prodotte a Termini. Ciò non si è verificato. E il sindacato, penso alla Fiom, ha preferito innalzare le barricate quando invece avrebbe dovuto sostenere questa idea. Il sindacato, anche in questa vicenda, deve darsi un orientamento. Temo, però, che lo stabilimento di Termini difficilmente possa essere salvato. Il chiarimento è urgente, non più rinviabile. Cercare di capire è necessario – conclude – il Governo finora ha solo atteso”.

Ufficio Stampa Uilm

Roma, 4 settembre 2009