“I fatti stanno confermando quanto difficile sia finalizzare un accordo di fusione con Renault. Alle normali difficoltà tipiche di tutte le operazioni di questa portata, si aggiunge difatti la peculiarità della presenza del governo francese come primo azionista di Renault, governo naturalmente determinato a difendere la presenza francese anche oltre le normali logiche di un azionista privato. Ma siamo lieti che il presidente Elkann non abbia accettato alleanze in posizione di subalternità. Certo resta l’esigenza di alleanze internazionali per affrontare al meglio un futuro che richiederà grandi investimenti e la capacità di essere presenti in tutti i principali mercati mondiali. Anche per questo speriamo in una strategia di alleanze in grado di rafforzare la presenza sui mercati asiatici, in cui Fca è meno forte e che oggi costituiscono la realtà più grande e in maggiore crescita.
Ufficio Stampa Uilm