Anche in virtù degli importanti avvicendamenti avvenuti negli ultimi mesi, completati dalla recente nomina di Pietro Gorlier a responsabile dell’attività in Europa, abbiamo inoltrato con gli altri sindacati firmatari del CCSL la richiesta di incontro all’amministratore delegato di FCA Michael Manley”. Ne dà notizia Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm responsabile del settore automotive.
“Dopo la presentazione del piano industriale del 1 giugno, attendiamo con grande premura – spiega Ficco – i dettagli delle assegnazioni produttive in Italia. In alcuni casi purtroppo l’urgenza è determinata dal pesante ricorso agli ammortizzatori sociali, come nel Polo produttivo Torinese, a Pomigliano, a Melfi e a Modena; in altri casi, come a Cassino, sono invece le prospettive di medio termine a richiedere ulteriori produzioni. Infine vi è la annunciata dismissione del diesel a imporre un confronto sul destino degli stabilimenti ad esso legati, ad iniziare da quello di Pratola Serra in provincia di Avellino. Il recentissimo annuncio a Melfi di avvio degli investimenti necessari per il lancio della Renegade ibrida plug-in è un primo segnale positivo di realizzazione di quel processo di elettrificazione che costituisce uno degli assi portanti del nuovo piano industriale, ma abbiamo necessità di tracciare un quadro complessivo che chiarisca le ricadute su tutti gli stabilimenti italiani”.
“Peraltro – conclude Ficco – sta per aprirsi la fase di rinnovo del CCSL, vale a dire del Contratto collettivo vigente in FCA, CNHI e Ferrari, che scade a fine anno. È chiaro che il confronto contrattuale presuppone un quadro di riferimento industriale stabile, in cui al primo posto resti la tutela dell’occupazione”.
Ufficio Stampa Uilm