FBM Hudson; Gambardella-Lollio-Bettoni (Uilm): “Bene impegno del governo ma è necessario individuare rapidamente nuovo investitore”

 

“Dopo l’incontro odierno con i rappresentanti aziendali di FBM Hudson è necessario identificare rapidamente un nuovo investitore che garantisca una prospettiva industriale ed una garanzia occupazionale di lungo periodo. Non si può perdere altro tempo per garantire la continuità delle attività”. E’ quanto hanno dichiarato Guglielmo Gambardella, Emilio Lollio e Damiano Bettoni, rispettivamente segretario nazionale Uilm e segretario responsabile UILM Bergamo-Cremona e funzionario Uilm, in occasione dell’incontro odierno al MiMIT presieduto da Mattia Losego e Giampietro Castano.

“FBM Hudson, pur essendo una azienda leader nel settore degli scambiatori di calore, con sede in Italia a Terno d’Isola ed a Dubai, soffre da tempo le difficoltà finanziarie della capogruppo malese KNM – sottolineano i rappresentanti Uilm – L’azienda possiede importanti know how, qualificate professionalità e condizioni di mercato per poter essere rilanciata da un nuovo investitore che abbia i mezzi necessari per farlo”.

“Nel frattempo – aggiungono – un centinaio di tecnici hanno abbandonato l’azienda per cogliere altre opportunità lavorative, depauperando le competenze di FBM Hudson”.

“Anche per fermare questa emorragia occupazionale bisogna agire in fretta – continuano – Ai due precedenti tentativi di cessione da parte di KNM si è opposto il governo, con l’utilizzo della Golden Power, perché non corrispondenti ai criteri di legge previsti dalla normativa in materia di vendita di aziende strategiche”.

“Nel corso dell’incontro, insieme alle nostre RSU di stabilimento, Tommaso Renda e Franco Rota, abbiamo espresso forti preoccupazioni sulla gestione del processo di vendita fino ad oggi tentato, anche per la mancanza di informazioni in merito ad altre offerte di acquisto pervenute e non accettate” proseguono.

“Abbiamo quindi chiesto a Ravi Balasingham, CEO di KNM, che il processo di cessione venga condiviso o supportato dal MiMIT per individuare, in piena trasparenza, una soluzione che rispetti le prescrizioni previste dalle normative vigenti, che garantisca l’occupazione e la prospettiva industriale. Non è possibile procedere con ulteriori tentativi di cessione al buio mettendo a rischio il destino dei lavoratori” spiegano.

“Riteniamo positivo l’invito fatto da Losego e Castano, in conclusione dell’incontro, ad aprire un confronto, presso il MiMIT, con autorevoli interlocutori della capogruppo a partire da giovedì della prossima settimana a Roma” concludono.