Automotive: la crisi del settore non la paghino i lavoratori, servono una riforma degli ammortizzatori sociali e il sostegno al reddito

A causa della crisi del settore automotive e del bassissimo livello di vetture prodotte nelle fabbriche italiane, i lavoratori di Stellantis e ancor di più delle imprese dell’indotto stanno pagando un prezzo altissimo. Per questo motivo al Tavolo Automotive, che si terrà oggi nel primo pomeriggio (14 marzo alle 14:00) al Mimit, il sindacato compatto chiederà non solo di definire un piano di rilancio del settore, ma anche di varare una riforma strutturale degli ammortizzatori sociali.

FONDO AUTOMOTIVE
Occorre – secondo Fim, Fiom, Uilm ,Fismic, Uglm e Aqcfr – ripristinare il fondo automotive nella sua interezza per supportare l’intero settore, completare il lancio di modelli ibridi in tutti gli stabilimenti Stellantis, chiarire il futuro di Termoli e delle altre fabbriche della meccanica, nonché modificare il sistema di ammortizzatori sociali, per apprestare strumenti che tutelino l’occupazione e pesino meno su lavoratori e imprese.
La richiesta è quella di avviare un confronto con Governo, Regioni, Stellantis e imprese dell’indotto per sostenere il reddito dei lavoratori e al contempo avviare piani di riqualificazione professionale. Un precedente utile è rappresentato dall’intesa siglata con la Regione Piemonte, che ha previsto un’integrazione per i lavoratori connessa però all’effettivo svolgimento di percorsi di formazione.

LA TRANSIZIONE
In questa fase di transizione anche l’Unione europe non dà le risposte attese e per contrastare il rischio deindustrializzazione oltre a risorse e investimenti pubblici e privati, c’è bisogno anche di nuovi ammortizzatori sociali adeguati nella durata che tutelino l’occupazione e vincolino le aziende al loro utilizzo anche attraverso una rimodulazione degli oneri. Le criticità per quanto riguarda l’automotive sono le medesime per il trasporto pesante e quindi, per quanto riguarda il nostro Paese, Iveco.
Chiederemo – dicono i sindacati metalmeccanici – un’azione congiunta a Governo, Regioni, Stellantis e imprese dell’indotto, per superare le attuali criticità e costruire un sistema di ammortizzatori sociali più equo, efficace e sostenibile, capace di rispondere alle esigenze di imprese e lavoratori, oggi costretti a vivere spesso con poco più di mille euro al mese.

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