Il 2 dicembre scorso Carlos Tavares ha messo un “ex” davanti al titolo di amministratore delegato di Stellantis. La notizia è arrivata all’incirca alle 20 e le dichiarazioni non di sono fatte attendere. “Ci aspettiamo nel tempo più breve possibile un nuovo management che dia discontinuità rispetto al passato sugli impegni occupazionali, produttivi e industriali nel nostro Paese. Il nuovo ad abbia a cuore gli stabilimenti e i lavoratori italiani. Riporti in Italia la produzione di auto e rilanci il polo del lusso Maserati. Per gestire la transizione serve responsabilità e tutela dell’occupazione e delle professionalità”. Ha dichiarato il Segretario generale della Uilm, Rocco Palombella.
Si parla, tra l’altro, di una buonuscita di 100 milioni di euro. “Ritengo – ha commentato il leader Uilm – che sarebbe l’offesa più grande nei confronti dei lavoratori italiani, soprattutto di quelli che sono in cassa integrazione e guadagnano poco più di 1000 euro al mese. La somma è spropositata e ingiusta, Tavares dovrebbe dare un segnale forte e lasciare questa somma ai nostri stabilimenti. Questa sì che sarebbe una lezione di moralità”.
L’APPELLO A ELKANN
“Il Presidente Elkann – ha poi aggiunto il leader Uilm – deve riprendere in mano la situazione e restituire un po’ di fiducia ai lavoratori. Negli ultimi giorni abbiamo registrato un ulteriore inasprimento da parte di Stellantis con una nuova fermata a Mirafiori, commesse non affidate a Cassino, a Melfi, a Pomigliano”. “Le difficoltà ci sono, ma gli stabilimenti sono solidi e anche i migliori in assoluto per quanto riguarda l’organizzazione del lavoro e le professionalità. Eppure si è continuato a sacrificare i lavoratori degli appalti e della componentistica, riducendo la produzione, lasciando in Italia pochi modelli mentre i nostri modelli ‘storici’ li hanno fatti costruire in Spagna, Polonia, Serbia, Algeria. Elkann deve riportare la produzione di auto in Italia, dare una bella sterzata e un segnale forte di discontinuità”.
A questo proposito Palombella insieme al Segretario generale della Uil, PierPaolo Bombardieri hanno subito chiesto un incontro a Elkann: “Alla luce delle gravi condizioni in cui si trovano decine di migliaia di lavoratori, diretti e indiretti, e tutti gli stabilimenti italiani del gruppo, riteniamo sia fondamentale che il presidente Elkann incontri le organizzazioni sindacali prima del tavolo convocato al Mimit per il 17 dicembre, per fare piena chiarezza sugli impegni occupazionali, produttivi e industriali di Stellantis in Italia”. “Vogliamo che il presidente Elkann parli prima ai rappresentanti dei lavoratori, spiegando i programmi per l’Italia e come si vuole invertire l’attuale direzione di marcia che – hanno concluso Bombardieri e Palombella – rischia di causare conseguenze senza precedenti nel nostro Paese”.
LA RICHIESTA AL GOVERNO
Secondo Palombella, anche il Governo deve fare la sua parte: “Penso sia arrivato il momento di dimostrare che c’è l’interesse a voler discutere per affrontare i problemi nel merito e trovare soluzioni condivise. Dov’è il milione di autovetture che Stellantis avrebbe dovuto produrre? Sono stati addirittura tolti i finanziamenti al settore, mancano infrastrutture e reti di ricarica. E poi c’è il tema della difesa dell’occupazione che per noi è centrale. Insomma, penso che sia arrivato il momento di una regia del Governo per fermare l’emorragia che sta investendo soprattutto i lavoratori della logistica e della componentistica, che non vanno lasciati soli. Insieme dobbiamo dare una prospettiva ai lavoratori di Stellantis, dell’indotto e a un settore che è strategico per il nostro Paese”.