Hitachi Rail: nessuna sovrapposizione di attività e di lavoratori dopo l’acquisizione della divisione Gts da Thales

Grandi manovre nell’industria ferroviaria mondiale: Hitachi Rail, uno dei principali costruttori di veicoli ferroviari al mondo, inclusi i famosi Frecciarossa 1000 per Trenitalia, ha recentemente annunciato l’acquisizione della divisione segnalamento ferroviario Thales GTS del gruppo Thales, quotato alla Borsa di Parigi. La transazione, del valore di 1,66 miliardi di euro, è stata finanziata per il 93% in equity e per il restante 7% attraverso un prestito soci. Questo importante passo rafforza notevolmente la presenza globale di Hitachi Rail, ora presente in 51 Paesi, con la maggior parte dei ricavi derivante dalle attività di segnalamento, un settore caratterizzato da alta profittabilità. Con l’acquisizione di Thales GTS, il volume d’affari di Hitachi Rail cresce notevolmente, passando da 5,2 a 7,3 miliardi di euro. Questa operazione coinvolge 54 aziende e 9.000 persone, di cui 6.000 ingegneri, che si uniranno al gruppo Hitachi Rail, portando il numero totale di dipendenti a 24.000 in tutto il mondo, inclusa l’Italia. Il closing dell’operazione è stato comunicato nella serata di venerdì 31 maggio.

MOMENTO DI CONFRONTO
Il 21 luglio scorso, durante la presentazione dell’informativa annuale di Hitachi, i vertici dell’azienda hanno incontrato i sindacati presso Unindustria a Napoli. Presenti Rocco Palombella, Segretario Generale Uilm, e Bruno Cantonetti, Segretario Nazionale responsabile del settore. Durante la riunione, sono state discusse le implicazioni dell’acquisizione e il futuro dell’industria ferroviaria italiana. “La riunione di oggi per la presentazione dell’informativa annuale di Hitachi è stato un momento di confronto importante in cui è stata, tra l’altro, sottolineata la centralità dell’Italia, anche per le competenze espresse. L’acquisizione di Gts da parte di Hitachi è un’operazione virtuosa che consentirà di creare nuove opportunità di sviluppo”, hanno dichiarato Palombella e Cantonetti.

LA CRESCITA IN ITALIA
Gli stessi hanno aggiunto: “La crescita della Hitachi in Italia è stata costante dal momento dell’acquisizione di Ansaldo Breda e della STS. La design authority di tutte le attività sarà svolta al di fuori dal Giappone. Con l’acquisizione del ramo d’azienda da Thales, nasceranno nuove opportunità nel mondo con una presenza in 47 Paesi e 24.000 persone che continueranno a offrire soluzioni che accompagnano l’evoluzione del trasporto su rotaia”. La UILM ha accolto con favore le dichiarazioni dei vertici di Hitachi, sottolineando l’importanza di continuare a considerare il veicolo ferroviario come parte integrante dell’offerta globale. “Ci fa piacere che particolare rilevanza nelle direttrici di sviluppo resti ancora la volontà di considerare il ‘veicolo una parte integrante dell’offerta globale’. Siamo soddisfatti di queste dichiarazioni che riaffermano il valore di tante competenze in Italia, come siamo soddisfatti di verificare il costante impegno nel perseguire con la giusta attenzione l’obiettivo di lavorare nelle migliori condizioni e riducendo ancora di più, quasi allo zero, il numero di infortuni. Questo denota condivisione di percorsi che implicano coinvolgimento delle RSU perché il valore del lavoro deve diventare un patrimonio comune”, hanno affermato Palombella e Cantonetti.

UNA CONFERMA
Concludendo, i rappresentanti della UILM hanno dichiarato: “Tutti i siti italiani sono centrali, così come le attività che potranno crescere proprio in virtù delle ulteriori sinergie. Questo incontro è avvenuto circa 40 giorni dopo il closing dell’operazione, e naturalmente avremo occasioni ulteriori per ritornare sull’avanzamento dell’operazione. Il nostro giudizio è positivo, anche sulla scorta di quanto fatto fino ad ora da questo management. La UILM continuerà nel suo ruolo di stimolo costruttivo poiché ci ha consentito di traguardare questi obiettivi!”.
In definitiva, l’acquisizione di Thales GTS da parte di Hitachi Rail non rappresenta soltanto una crescita finanziaria e strutturale, ma anche una conferma dell’importanza del settore ferroviario italiano a livello globale. È un segno tangibile di come le sinergie internazionali possano portare a una valorizzazione delle competenze locali, creando nuove opportunità di sviluppo e innovazione nel settore.

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