ABB: accordo sulla banca ore solidale

di Loretta Tani

È stato sottoscritto la scorsa settimana dai metalmeccanici in Abb un accordo molto significativo con il quale si battezza la “banca ore solidale”, assoluta novità e pezzo importante del puzzle che comporrà l’intero accordo integrativo di questa azienda. Nata dalla fusione di due grandi realtà industriali europee: la svedese ASEA, e la svizzera Brown Boveri, ABB è presente in più di 100 Paesi, con 105mila dipendenti; opera nei di campi dell’elettrificazione, della robotica, dell’automazione e del motion ed è molto attenta alle politiche di genere.

CREARE SOLIDARIETA’
L’accordo sottoscritto in Assolombarda il 17 novembre scorso che riguarda la banca ore
solidale si colloca nell’ottica di creare solidarietà tra i dipendenti, in piena applicazione del CCNL dei Meccanici. Consiste nella creazione di un deposito virtuale nel quale i dipendenti su base volontaria possono donare (a titolo gratuito) le proprie ore di ferie residue dell’anno precedente, mettendole a disposizione delle colleghe/colleghi che, per motivi gravi, temporanei ed invalidanti, hanno la necessità di assentarsi dal lavoro per un numero di ore maggiore rispetto alle ferie/par e banca ore a loro disposizione.
Coloro che ne avranno bisogno potranno farne richiesta in qualsiasi mese dell’anno. Sarà compito del medico competente incarcato dalla azienda vagliare la documentazione ricevuta dal richiedente e darne autorizzazione per l’utilizzo delle ore donate.

IN VIGORE DAL 2024
Questo istituto può essere utilizzato per accudire i figli minori e le donne vittime di violenza di genere, come previsto dal contratto nazionale, ma non solo. Ne è stata infatti ampliata la fruibilità anche per situazioni di necessità propria, dei genitori, di fratelli e sorelle, del coniuge o soggetto parte di un’unione civile, o convivente accertato, ed ai percettori di legge 104/92. Il progetto sarà in vigore dal 2024 in via sperimentale con la possibilità che venga rimodulata l’applicazione ed il regolamento da parte della commissione welfare, che ha il compito di verificarne l’efficacia. L’azienda a garanzia di questo progetto si è impegnata a contribuire a depositare nella banca ore un importo pari a 2mila euro annui.
Nel mese di novembre di ciascun anno verrà effettuata una nuova redistribuzione, e qualora ci siano delle ore residue, esse saranno suddivise equamente tra i casi in essere e quelli gestiti e conclusi precedentemente, purché ne sussistano ancora i requisiti, fino a loro completo esaurimento.
Ogni accordo firmato è un passo avanti verso il raggiungimento di un equo equilibrio tra la vita lavorativa e la vita familiare. Insieme si può fare!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *