Il lungo percorso democratico delle assemblee in Fincantieri

di Guglielmo Gambardella

Con quella nel cantiere di Monfalcone lo scorso 17 novembre, si è avviato l’intenso programma (11 assemblee in tutta Italia), per illustrare l’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto integrativo aziendale di Fincantieri e sue controllate. L’ultima tappa sarà quella della sede di Trieste il prossimo 14 dicembre.

GRANDE INTERESSE
Un percorso che vedrà i coordinatori delle segreterie nazionali di Uilm Fim Fiom illustrare i contenuti del documento, sottoscritto lo scorso 27 ottobre, ad oltre 8mila lavoratrici e lavoratori nei cantieri, sedi e uffici del gruppo cantieristico navale. Nei prossimi giorni si svolgeranno i primi referendum per consentire ai lavoratori di esprimersi sull’intesa sottoscritta.
Al momento, l’elevata partecipazione alle assemblee fino a oggi tenute (Monfalcone, Marghera, DMM Via Cipro, Sestri Ponente ed Ancona) ci riporta un grande interesse per il lavoro svolto dalla delegazione trattante Uilm Fim Fiom nei circa dieci mesi di trattativa.

UN ACCORDO DI VALORE
Nel corso delle assemblee, le lavoratrici e lavoratori stanno dimostrando di apprezzare la completezza dell’ipotesi di accordo che segna punti di avanzamento nel sistema di relazioni sindacali, ambiente e sicurezza, incrementi dei trattamenti economici e maggiori diritti individuali per la conciliazione dei tempi vita/lavoro. Ovviamente, maggiormente interessante risulta essere l’incremento del 33% del Premio di Risultato che passa dagli attuali 2.708 euro a 3.606 euro massimi raggiungibili a cui si aggiungono 828 euro del premio sociale (alla categoria C3) previsti del precedente integrativo. Il valore di questo accordo assume maggiore importanza se si considera che il precedente accordo del contratto integrativo fu sottoscritto nel 2016 e scaduto nel 2019 con successive proroghe senza alcuna revisione dei trattamenti economici e normativi a causa di una elevata criticità nei rapporti con il precedente management.

UN SEGNALE DI DISCONTINUITA’
È indubbio il segnale di discontinuità espresso dal nuovo management riscontrato nella ricerca di un confronto più disteso con le organizzazioni sindacali e confermato con la volontà di sottoscrivere un accordo per il rinnovo dell’integrativo.

Auspichiamo che questo approccio possa essere confermato anche in futuro per le altre questioni, a partire dallo smart working, non affrontate con questo accordo e rinviate alle commissioni ed ai gruppi di lavoro previsti dallo schema di Relazioni sindacali condiviso.
Riteniamo, infine, estremamente importante il previsto appuntamento di inizio anno 2023 per il confronto tra Direzione aziendale ed Organizzazioni sindacali a valle dell’approvazione del nuovo Piano industriale del gruppo Fincantieri. Sarà quello il momento in cui potremo avere un quadro di prospettiva di questo strategico gruppo industriale italiano.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *