Sana e robusta organizzazione: la Uilm verso il Congresso nazionale a ottobre

Il 4, 5 e 6 ottobre si svolgerà, presso l’Hotel Ergife a Roma, il Congresso della Uilm nazionale, a valle di una fase precongressuale molto intensa. Da metà aprile, infatti, sono state migliaia le assemblee che hanno interessato centinaia di migliaia di lavoratori. È stata una grande prova di democrazia che ha arricchito il dibattito di nuove idee. Non sono stati momenti celebrativi, ma vere occasioni di confronto.

UN’ORGANIZZAZIONE DI QUALITA’

Alle decine di Congressi provinciali e regionali a cui il Segretario generale Rocco Palombella, la Segreteria e i funzionari nazionali hanno partecipato c’è stato modo di verificare sia le capacità organizzative che la qualità delle relazioni scritte dai dirigenti della Uilm e il livello del dibattito sviluppato. Il quadro che si è delineato è quello di una Organizzazione presente sui territori e radicata all’interno delle aziende, in grado di effettuare valutazioni e avanzare proposte innovative.

I TEMI DEL DIBATTITO
Al centro delle discussioni sicuramente la situazione industriale del Paese a partire dai territori. Alcune realtà hanno superato bene la crisi pandemica e stanno cercando di barcamenarsi con quella che ha generato la guerra in Ucraina, con un innalzamento dei pressi dell’energia, del gas e delle materie prime. Altre realtà già molto provate sono in maggiore difficoltà e temono di non farcela. Tutte soffrono l’assenza di risposte da parte della politica.
“Siamo nel mezzo di una fase epocale come quella della transizione ecologica – spiega Palombella – che si aggiunge a tutti i problemi che stiamo già affrontando. Da tempo stiamo sollecitando la politica a prendere decisioni, compiere le scelte giuste e necessarie per non farci cogliere impreparati”. Per l’auto, ad esempio, secondo il leader dei metalmeccanici della Uil “il 2035 è una data non più derogabile, se vogliamo che la transizione diventi un’opportunità dobbiamo preservare le professionalità e i posti di lavoro”.

UN PAESE DIPENDETE
“Il nostro Paese – aggiunge – ha smesso di fare politica industriale, è diventato dipendente in tutto e per tutto da altri e la nostra vulnerabilità oggi più che mai è evidente. Per questo dobbiamo insistere con il Governo e con i Ministri competenti affinché escano dal torpore e dall’immobilismo, non si può più aspettare, bisogna agire e agire subito. Il nostro ruolo assume un significato ancora più importante in questo momento, non abbiamo mai smesso di essere al fianco dei lavoratori e continueremo a essere in prima fila per tutelarli”.

APPUNTAMENTO A OTTOBRE

Di tutto questo si discuterà ampiamente al Congresso della Uilm nazionale che cadrà in un momento storico particolare data la crisi di Governo che si è generata nelle ultime settimane.
Il 25 settembre l’Italia andrà ancora una volta al voto e per le date del Congresso, il 4, 5 e 6 ottobre, è possibile che non ci sarà ancora un nuovo Esecutivo.
Nel frattempo, però, la campagna elettorale non può distogliere i politici dagli impegni assunti. Come ha ribadito lo stesso Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, l’Italia ha bisogno di portare avanti il percorso avviato e di distribuire le risorse del PNRR nella giusta direzione o tutti gli sforzi compiuti fino a questo momento saranno stati vani.
Ancora una volta, si può dire con convinzione, una certezza c’è ed è il sindacato che non smette mai di perdere di vista il suo obiettivo nell’esclusivo interesse dei lavoratori.

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