Fincantieri: ora le assemblee per l’approvazione dell’ipotesi di piattaforma unitaria

Un’ipotesi di piattaforma unitaria che segue “il modello del contratto nazionale” come l’ha definita Rocco Palombella, Segretario generale Uilm, l’11 ottobre durante l’assemblea unitaria Fim Fiom Uilm che ha approvato all’unanimità il documento.

PRINCIPALI PUNTI
Richieste specifiche, dalla conciliazione vita-lavoro, all’aumento salariale, dai meccanismi di partecipazione alle relazioni industriali fino alla tutela della salute e sicurezza.
Per quanto riguarda il salario, le richieste sono di circa 3.600 euro di salario aggiuntivo con una richiesta di adeguamento non inferiore al 35% del premio variabile, con effetti sui premi di partecipazione e di efficienza. Sullo smart working si continuerà con l’applicazione dell’accordo aziendale firmato il 17 luglio 2020.
Una piattaforma che vuole guardare anche al futuro e alla sfida della transizione, con la richiesta di investimenti sull’elettrificazione delle banchine dei porti italiani e sviluppo di progetti ecosostenibili per la motorizzazione ad idrogeno e fuel-cell in navi a guida autonoma di recente sperimentazione nel gruppo.
Il 19 ottobre sono iniziate da Genova Riva Trigoso le assemblee dei lavoratori per l’approvazione definitiva dell’ipotesi di piattaforma unitaria. Si proseguirà fino al 29 ottobre, dopodiché si avvierà il referendum.

FINCANTIERI
In Italia Fincantieri occupa 10mila lavoratori diretti e oltre 25mila indiretti, con circa 400 ditte di appalto, in otto stabilimenti. Da Marghera a Genova Sestri Ponente, da Genova Riva Trigoso a Muggiano (La Spezia), fino ad Ancona, Palermo e Castellammare di Stabia. Una società che è uno tra i leader mondiali nella cantieristica e che ha superato le gravi difficoltà avute a causa della pandemia. Nel primo semestre 2021 ha registrato ricavi per tre miliardi di euro, un aumento del 28% rispetto al primo semestre 2020.
Un andamento positivo del settore di costruzione navi con un +32,5% rispetto al primo semestre 2020 e una piena ripresa delle attività produttive nei siti italiani che ha consentito di recuperare i volumi persi causa Covid.
Al 30 giugno il portafoglio ordini ammontava a 37 miliardi di euro e ordini fino al 2029.
Per quanto riguarda la produzione si sono registrati volumi record, la consegna di sette navi da sei stabilimenti nei primi sei mesi del 2021 ed è prevista la consegna di altre tredici entro la seconda metà del 2021. Infine per il 2022 è prevista la consegna di 27 navi.
Dopo l’approvazione da parte dei lavoratori si potrà avviare la trattativa con l’azienda per il rinnovo del contratto integrativo scaduto a fine 2019 e prorogato di due anni anche per effetto della pandemia. “Uniti porteremo a casa un importante rinnovo contrattuale” ha concluso Palombella.

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