di Bruno Cantonetti e Guglielmo Gambardella
L’ipotesi d’accordo raggiunto il 21 maggio 2021 rappresenta il primo vero contratto integrativo di Leonardo. A differenza di quello Finmeccanica One Company del 2016, con cui si procedette a definire uno schema che comprendesse il complesso quadro normativo delle ex aziende Finmeccanica, l’attuale intesa prevede i primi elementi di “integrazione” dei trattamenti economici e normativi per tutti i lavoratori dell’attuale Leonardo.
La strada verso una possibile e completa omogeneizzazione di trattamenti è ancora lunga e l’eredità delle diverse storie contrattuali non agevola questo percorso, non solo lo rende un elemento di sfida ma anche di congiunzione, quando, come in questa ipotesi, si raggiunge un risultato di rilievo non solo sul versante economico ma anche su quello normativo.
LE DUE ANIME DEL CONTRATTO
I pilastri di questo Integrativo che abbiamo costruito sono molto solidi e partono dalla piattaforma che è stato il primo atto concreto, condividendo con le altre organizzazioni e con tutti i lavoratori un’idea che fosse altrettanto importante oltre l’aspetto economico anche riprogettare una base comune sul versante normativo.
Questo è stato il motore che ha innescato il confronto con l’azienda tant’è che uno dei primi temi di cui si è discusso sono state le Relazioni Industriali, elemento fondante di una nuova fase. Il nuovo capitolo definisce in modo chiaro i livelli di confronto, le autonomie, la partecipazione dei delegati e dei territori, attori indispensabili per rafforzare un modello che ha consentito di fronteggiare egregiamente l’impatto della pandemia e che con forza rivendichiamo come unico metodo e grande valore aggiunto per affrontare costruttivamente le evoluzioni industriali che la Leonardo dovrà affrontare. Nonostante il sistema di Relazioni Sindacali di Leonardo sia fra i più avanzati nel panorama del settore industriale italiano, abbiamo ritenuto necessario, nell’ottica di una graduale futura omogeneizzazione dei trattamenti, l’inserimento di una ulteriore finestra per il “raccordo e coordinamento” tra i livelli negoziali per consentire l’adozione di trattamenti economici e normativi “comuni” fra i siti già esistenti nel perimetro della stessa Divisione.
Flessibilità oraria in ingresso ed uscita, permessi a recupero, permessi per visita medica che si potranno trascinare oltre l’anno se non fruiti, Smart Working da definire nel segno di linee guida di tutela forte per uno strumento che sarà oltre l’emergenza, Banca ore Solidale, percorso di tutela in caso di cambi appalto, insomma un grande passo in avanti in termini di dignità per tutti i lavoratori del Gruppo Leonardo, riaffermato anche dalla continuità di uno strumento importante come si è rivelato il Fondo Solidale Istituti, nella gestione di criticità industriali generate dal Covid.
QUELLA ECONOMICA
Un risultato granitico è stato quello di aver avanzato e ottenuto, fermo restando le differenze dei valori teorici delle singole divisioni, un incremento economico del Premio di Risultato “uguale per tutti” i lavoratori di Leonardo: 850 euro lordi di cui 400 fissi in busta paga con una architettura di principi di funzionamento unico per tutte le aziende controllate, divisioni/BU e siti anche se differenziati per cluster nelle percentuali dei diversi indicatori. Ulteriore elemento comune è rappresentato dalla introduzione dell’opzione di poter trasformare parte del valore del PdR in welfare attraverso una scelta individuale.
Aumento di 409,5 € annui (al 5^ livello) del “Superminimo Collettivo” già introdotto con l’accordo del 2016.
Valorizzazione del sistema incentivante delle alte professionalità che con l’accordo del 21 maggio trovano uniformità: introduzione di un Target Bonus per i lavoratori inquadrati al 7^ livello per i quali verrà riconosciuto, oltra al valore del PdR, un importo di 100 euro nel 2021 e 150 euro nel 2022 al raggiungimento di obiettivi individuali o di team; ai Quadri, un valore di Target Bonus pari ad una percentuale di RAL tra l’8-18 %, con obiettivi riferiti al PdR e individuali, che non potrà essere inferiore al valore del Premio di Risultato.
Anche l’istituto della “reperibilità” verrà uniformato applicando a tutto il gruppo, a partire dal 2023, fatti salvi trattamenti di miglior favore, i trattamenti economici applicati dalla divisione Electronics.
Erogazione di 150 € una tantum in flexible benefit, aggiuntiva ai 200 € previsti dal Ccnl.
IL CONFRONTO CONTINUA
Alcuni temi, come le indennità/maggiorazioni saranno oggetto di mappatura e discussione a livello di Divisione e la scelta di rimandarne il confronto come ad esempio per le trasferte, è stata una grande assunzione di responsabilità poiché abbiamo la consapevolezza di non essere passati indenni nel tunnel della pandemia e riteniamo fondamentale essere riusciti a costruire con questa ipotesi di accordo condizioni migliori per tutti, quelle condizioni indispensabili per affrontare questioni di carattere industriale che attengono al perimetro e alle attività di Leonardo. Essere riusciti a concretizzare questo accordo è il miglior presupposto per continuare a confrontarsi costruttivamente in ogni situazione e noi come abbiamo fatto fino ad ora non ci tireremo indietro.