Si è riunito martedì 23 marzo, in videoconferenza, il Coordinamento nazionale Uilm di Stellantis. Innanzitutto è emersa la necessità di un incontro urgente con i vertici del nuovo management (che si terrà il 15 aprile prossimo), per instaurare un confronto sui cambiamenti intrapresi nelle realtà italiane all’indomani della fusione.
La Uilm è consapevole che il settore auto sta attraversando una trasformazione profondissima e che i produttori tradizionali sono chiamati a una grande sfida per la stessa sopravvivenza, allo stesso tempo è interesse innanzitutto dei lavoratori che l’industria italiana torni a essere competitiva, poiché ciò rappresenta la premessa indispensabile per la tutela occupazionale di lungo periodo.
NON COMMETTERE ERRORI
“In questa fase c’è bisogno di non commettere errori, ecco perché è fondamentale confrontarsi”, ha esordito il Segretario generale della Uilm, Rocco Palombella. “Nel 2014 abbiamo vissuto la fusione con un Gruppo industriale americano, Psa. In quella occasione non abbiamo faticato molto a imporre un nostro sistema, anzi è successo il contrario perché le nostre specificità sono state accolte dagli americani come un valore aggiunto. La fusione tra Fca e Psa è stata sicuramente positiva – ha continuato – abbiamo rinnovato due contratti al massimo delle possibilità, senza ripercussioni consistenti su tutti gli stabilimenti”.
“La nascita di Stellantis – ha spiegato il leader dei metalmeccanici della Uil – è stata venduta come una fusione, ma non lo è. C’è stata una cessione: Fca ha ceduto ai francesi il controllo totale. Il nuovo ad è un francese che ha in mano tutte le leve per esercitare il suo potere. Vorranno imporre il loro modello come noi vorremmo imporre il nostro. Noi non imporremo però a prescindere il nostro modello, anzi. Noi chiederemo al nuovo gruppo dirigente la tutela di diritti acquisiti”.
ELIMINARE GLI SPRECHI
Sull’eliminazione degli sprechi la Uilm non può che essere d’accordo: “Non difenderemo mai un sistema sbagliato qualora lo fosse – ha detto Palombella – a patto però che non si mettano in campo azioni a discapito di salute e sicurezza delle persone. Non permetteremo mai di tagliare voci di costo che attengono al miglioramento della vita del lavoratore come i livelli occupazionali, le retribuzioni, la salute e sicurezza.
Le fabbriche del futuro devono essere luoghi sicuri e vivibili, in cui la qualità del prodotto deve accompagnarsi alla qualità della prestazione lavorativa. Perfino la sfida di mercato siamo certi che sarà vinta da chi saprà offrire prodotti e servizi al cliente adeguati e innovativi.
RISPETTO DEGLI IMPEGNI
Se da una parte il Governo deve chiedere a Stellantis il rispetto degli impegni assunti, come la salvaguardia degli stabilimenti italiani, attivando un tavolo per discutere di strategie, il compito del sindacato resta quello di discutere della gestione e della organizzazione del lavoro. “Noi dobbiamo assumerci la responsabilità nei confronti dei più deboli e dobbiamo essere la garanzia di quello che questo gruppo deve rappresentare nel mondo”, ha aggiunto Palombella.
“Saremo determinati, consapevoli della nostra forza e la forza in questo caso non si misura con i muscoli, bensì con la ragione, con la militanza e con i risultati che abbiamo raggiunto negli anni mettendo al centro il valore delle persone e la salvaguardia dei livelli occupazionali. La forza della responsabilità”, ha concluso.