Contratto dei metalmeccanici: nel vivo della trattativa

di Rocco Palombella

La trattativa sul rinnovo contrattuale entra nella fase negoziale: il 16 e 17 settembre a Roma, nella sede di Confindustria, si sono tenuti due incontri tra Fim Fiom Uilm, Federmeccanica e Assistal.
In particolare, nella prima giornata al centro della discussione il tema più importante: quello di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. Abbiamo registrato una naturale convergenza su un argomento che è anche il frutto di un programma di lavoro iniziato già da tempo. Infatti, l’8 giugno 2018 a Firenze avevamo siglato un avanzato Protocollo d’intesa con Inail con lo scopo di perseguire gli obiettivi di conoscenza del fenomeno degli infortuni e delle malattie professionali nel settore metalmeccanico e della installazione di impianti e di svolgere con più efficacia la diffusione della cultura della sicurezza e delle attività di prevenzione.
Nell’incontro del 16 abbiamo quindi focalizzato nuovamente l’attenzione su questo punto fondamentale della piattaforma cercando di intensificare un piano di break formativi per Rsu ed Rls. Si è deciso inoltre di fare un passo in avanti, ovvero formalizzare i contenuti in un documento da discutere.

LA DIVERSITÀ COME VALORE
Il 17 settembre abbiamo invece affrontato il tema legato alla prima parte dei contratti e cioè quello dei settori che compongono l’articolato settore metalmeccanico e dell’impiantistica.
Come ricorderete, prima della presentazione della piattaforma, proprio Assistal aveva ventilato l’ipotesi di uscire dal contratto dei metalmeccanici. Per queste ragioni si è discusso sulla possibilità di considerare la diversità come un valore aggiunto aprendo delle “finestre” per ogni settore del contratto metalmeccanico che spazia dall’informatica alla siderurgia, dall’automotive alla cantieristica navale e all’aerospazio, solo per citarne alcuni. L’idea è quella di riordinare il contratto collettivo nazionale alla luce anche dei cambiamenti che il sistema industriale ha subìto sul piano tecnologico e organizzativo del sistema industriale.
Altro tema molto dibattuto nel rinnovo precedente, sempre legato alla prima parte dei contratti, è quello del diritto di partecipazione su cui noi abbiamo ritenuto di fare cambiamenti radicali.
I rinnovi dei contratti dei metalmeccanici si sono più volte caratterizzati per aver voluto inserire alcuni elementi di novità nell’ambito delle relazioni industriali, anche per effetto di un sistema aziendale italiano che ha visto ridimensionare le grandi imprese a fronte delle piccole medie imprese. E spesso siamo stati lungimiranti. Così abbiamo ritenuto ancora una volta di focalizzare una delle nostre richieste sul rafforzamento e l’implementazione del diritto di informazione, il consolidamento dei comitati consultivi e il coinvolgimento dei lavoratori sui programmi di innovazione tecnologica, di salute e sicurezza, di organizzazione del lavoro. Anche in questo caso siamo in attesa di testi scritti su cui confrontarci nel concreto nei prossimi giorni.

MERCATO DEL LAVORO E FORMAZIONE
Le successive tappe della trattativa si sono svolte a Bologna, il 23 settembre, e a Reggio Emilia, il 24 settembre. A Bologna abbiamo discusso di un tema molto ampio: il mercato del lavoro.
Noi abbiamo sempre rivendicato il rilancio dell’apprendistato e dell’estensione dei diritti sindacali economici e normativi dei lavoratori per quanto riguarda il sistema degli appalti. Su questo ci sono elementi che continuano a dividerci, sia perché noi continuiamo a ritenere i contratti a tempo indeterminato la strada principale da seguire, e sia sugli appalti su cui le aziende non vogliono mai cedere.
Nel 2016, inoltre, abbiamo costruito intorno alla formazione uno dei migliori accordi esistenti all’interno del sistema contrattuale: siamo stati quelli che hanno definito il diritto individuale alla formazione.
A oggi possiamo dire che molte aziende hanno rispettato il vincolo contrattuale delle 24 ore di formazione nel triennio, ma altrettante lo hanno evaso. Ribadendo l’importanza di questo strumento, siamo consapevoli della necessità di implementarlo e migliorarlo anche alla luce di profondi cambiamenti sul piano organizzativo e dell’innovazione tecnologica. Il tema spazia dal diritto allo studio all’alternanza scuola lavoro, dagli osservatori territoriali all’e-learning, dalle commissioni aziendali al referente aziendale per la formazione. Dobbiamo coinvolgere sempre di più le aziende sapendo che non c’è alternativa a competenza e professionalità. La strada è tracciata. 

PROSSIME TAPPE
I prossimi appuntamenti per il rinnovo del contratto Federmeccanica Assistal ci vedranno di nuovo a Roma, sempre nella sede di confindustria, il 7 e l’8 di ottobre. Ci auguriamo, quindi, per il prossimo numero di Fabbrica società di potervi informare compiutamente su quale percorso avremo imboccato.
Infatti, il 7 si discuterà del salario. Questa parte del contratto ha sempre rappresentato uno dei capitoli più delicati e controversi. Se il contratto nazionale del 2016, infatti, puntava su welfare e formazione, questa volta, come sapete, abbiamo puntato molto sulla partita salariale.
L’8 ottobre, invece, discuteremo di inquadramento professionale, altro tema di grande rilevanza. Su questo ci sono volontà positive delle parti, ma anche una certa vaghezza da parte delle aziende nel formulare ipotesi di nuovi inquadramenti e modifiche alla luce dei cambiamenti avvenuti nel mondo delle aziende associate a Federmeccanica.
Insomma, presto si capirà da che parte stanno Federmeccanica e Assistal: se vogliono realmente rilanciare il nostro Paese, investendo sui lavoratori, oppure se vogliono arretrare sui diritti e sulle prospettive future.
Ci auguriamo che vogliano arrivare a una conclusione positiva e che vogliano farlo anche in tempi rapidi. Il Paese non può più aspettare.

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