Europe needs steel and steel needs Europe

di Chiara Romanazzi

Come deciso durante le ultime riunioni del Comitato Metalli di Base di IndustriAll Europe, a cui la Uilm partecipa attivamente, il primo ottobre ci sarà una giornata di azione europea per il settore siderurgico.
Il significato dello slogan di questa giornata è più attuale che mai: “L’Europa ha bisogno dell’acciaio e l’acciaio ha bisogno dell’Europa”.
Come ben sappiamo, la siderurgia europea è in crisi profonda e il sindacato industriale europeo vuole far sentire la propria voce durante la giornata del primo ottobre, nei confronti dei politici europei, Stati Membri e aziende per intraprendere iniziative urgenti per salvaguardare il settore siderurgico e difenderne i posti di lavoro.

L’ADESIONE DELLA UILM
In tutta Europa, i sindacati potranno scegliere come supportare questa campagna: attraverso manifestazioni, in linea con le norme anti Covid-19, assemblee lavorative, incontri con le aziende o politici locali, comunicati stampa, attività sui social.
La Uilm ha aderito a questa giornata non solo dando il consenso alla pubblicazione del proprio logo sul volantino, ma anche inviando alcuni video di nostri delegati dell’Ilva di Taranto.
Alla crisi pre-esistente, infatti, si è aggiunta quella da Covid-19, a seguito della quale la produzione di acciaio in Europa si è ridotta del 40% e i nuovi ordini sono calati del 70-75%.
A seguito della pandemia, almeno il 45% della forza lavoro è soggetta a cassa integrazione o a riduzione dell’orario di lavoro e si teme che entro la fine dell’emergenza sanitaria il 50% della capacità produttiva di acciaio possa essere persa. A differenza dell’Europa, la Cina è riuscita ad aumentare la propria produzione dell’1,3% nel primo quadrimestre 2020.

SIDERURGIA IN ITALIA
Ad Agosto la produzione nazionale di acciaio ha registrato un aumento del 9,7% rispetto allo stesso mese del 2019. Per quanto riguarda la produzione da gennaio ad agosto del 2020 si evidenzia un forte calo pari al 17% rispetto allo stesso periodo del 2019, passando da 15,4 milioni di tonnellate dello scorso anno alle attuali 12,8 milioni tonnellate.
Nelle ultime settimane si è parlato di un Piano presentato dal Mise che, attraverso l’utilizzo di fondi messi a disposizione dal Recovery Plan, vorrebbe rilanciare il settore siderurgico in chiave ecosostenibile e di transizione energetica.
I lavoratori siderurgici, insieme ai sindacati, il primo ottobre lotteranno in tutta Europa per posti di lavoro sostenibili, contro la concorrenza sleale, per pacchetti che stimolino la produzione industriale in tutta Europa, per un acciaio verde e per un nuovo piano d’azione europeo che garantisca un futuro sostenibile per l’acciaio e i suoi lavoratori. 

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