Consiglio Nazionale Uilm: bilanci e sfide

Il 17 dicembre si è tenuto a Roma la riunione del Consiglio Nazionale Uilm per tracciare un bilancio politico e sindacale dell’anno che si sta chiudendo e per programmare le attività del 2020.
L’assemblea, che ha visto la presenza di molti delegati provenienti da ogni parte d’Italia, è stata introdotta dal Segretario Generale Rocco Palombella, che ha voluto ripercorrere il 2019 attraverso le tante vertenze, quelle concluse e quelle ancora aperte, i risultati raggiunti e le sfide che attendono l’organizzazione nel prossimo anno. Palombella è partito quindi dall’inizio del 2019 con il successo del rinnovo del CCSL in FCA-CNHI-Marelli-Ferrari passando poi ai gravi problemi economici che hanno colpito il nostro tessuto industriale con importanti ripercussioni sulle attività produttive e sui livelli occupazionali, che hanno causato la riapertura di crisi che si credevano risolte con la firma di importanti accordi come l’ex Ilva, Whirlpool e l’ex Embraco.

CRISI INDUSTRIALI
E il Leader della Uilm non poteva tralasciare le vertenze e le crisi industriali che interessano interi territori, ma che non hanno una rilevanza mediatica nazionale. I tavoli aperti al Ministero dello Sviluppo economico hanno raggiunto la cifra di 160, con circa trecentomila addetti interessati, tra diretti e indotto. Situazioni drammatiche, con centinaia di lavoratori e famiglie in seria difficoltà.
Tutto questo è frutto dell’assenza di una programmazione di politiche industriali che perdura da oltre 20 anni. Una mancanza che, secondo Palombella e la Segreteria nazionale, deve spingere ogni iscritto e delegato “a difendere il sistema industriale italiano e l’occupazione”, con impegno costante, attenzione, competenze, serietà e capacità di ascolto dei lavoratori.

DAL 2019 AL 2020
In questi ultimi giorni del 2019, si vanno a concludere importanti trattative di secondo livello come quella di Leonardo Finmeccanica perché come si legge nel documento conclusivo “da quel rinnovo, come per gli altri, verranno maggiori tutele normative ed economiche”.
Infine, il 2020 sarà l’anno dei rinnovi contrattuali, da quello Federmeccanica e Assistal, che rappresenta il più importante dell’intero settore industriale, per proseguire con quello Confimi, con la Cooperazione e con l’Artigianato metalmeccanico, e poi con il rinnovo Unionmeccanica Confapi che scadrà a ottobre del 2020.
Nei suoi discorsi di apertura e chiusura del Consiglio nazionale, Palombella ha voluto rappresentare il passato e il presente politico, economico e industriale, dando la linea e la direzione da seguire per rappresentare e tutelare al meglio il mondo del lavoro metalmeccanico a ogni livello e in ogni vertenza. Un’azione quotidiana che deve basarsi sui princìpi che contraddistinguono la Uilm rispetto alle altre organizzazioni sindacali, avendo sempre un unico obiettivo: il bene dei lavoratori.

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