Dalla scuola ai luoghi di lavoro

di Andrea Farinazzo

Si è svolto il 15 novembre presso l’aula magna dell’Istituto Gasperrini di Melfi una giornata di confronto dedicata alla cultura della sicurezza, organizzata dalla Uilm Basilicata. Luogo “insolito” ma indispensabile per costruire un percorso forse nuovo, ma che deve certamente partire dalla scuola, dagli studenti, veri protagonisti della società del domani; la scuola è proprio il terreno naturale dove seminare i primi elementi di una cultura della sicurezza e questa è una delle più importanti novità del Decreto Legislativo n. 81 del 2008, il Testo Unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro, la legge di riferimento su questo tema che ci sta tanto a cuore. È una legge molto importante che riordina, mette a sistema, razionalizza le norme del settore. Un testo che ha il merito di introdurre un concetto fondamentale: bisogna formare gli studenti per poter contare in seguito su lavoratori preparati e attenti sul fronte della prevenzione. La cultura della sicurezza sul lavoro nasce nelle scuole, ed è soltanto partendo dalle scuole che possiamo dare agli studenti, i lavoratori di domani, gli strumenti necessari per confrontarsi con i rischi connessi alle attività lavorative. In questa prospettiva, la scuola è il luogo naturale dove introdurre i primi elementi di cultura della sicurezza perché qui si stanno formando i lavoratori di domani, è qui che si può apprendere senza essere soffocati dalla quotidianità del lavoro ed è qui che i nostri figli vanno accompagnati in un percorso di crescita per diventare dei “veri cittadini”.

 PERCORSO CULTURALE
È dunque fondamentale rendere il tema della sicurezza sul lavoro un “percorso culturale” sensibilizzando quelli che un domani saranno i lavoratori, in quanto l’ambiente scolastico è il posto ideale dove poter strutturare, articolare e approfondire la cultura della sicurezza affinché nelle nuove generazioni questo concetto venga radicato e possa divenire uno stile di vita, un nuovo modo di affrontare il mondo del lavoro, sia da lavoratore che da datore di lavoro. La nuova Legge 92/2019 reintroduce l’educazione civica nelle scuole a partire dal 2020 con 33 ore annue volte alla conoscenza della Costituzione italiana, cittadinanza digitale, educazione alla legalità ed educazione ambientale. Noi della Uilm proponiamo l’introduzione del tema della sicurezza sul lavoro all’interno delle scuole: che sia una materia di studio e tutti insieme possiamo farcela.

GIORNATA TEMATICA
L’iniziativa ha trovato vasto consenso fra gli alunni del Gasperrini di Melfi che hanno assistito come attori, e non come semplici uditori, agli interventi che si sono succeduti. Non si è trattato di una lezione, ma una conversazione tra le parti. Molti sono stati gli interventi da cui trarre spunto: il Segretario regionale della Uilm Marco Lomio ha ribadito che “per ritenere un luogo di lavoro sicuro bisogna coinvolgere le nuove generazioni”; il responsabile della Sicurezza della Uilm di Melfi Raffaele Claps ha snocciolato la relazione della sicurezza nei posti di lavoro avvalendosi di video e portando esempi di altri Paesi europei ed extra europei, soffermandosi poi sui numeri dello scorso anno che ci hanno portato a 1.133 morti sul lavoro, di cui 13 nella sola Basilicata.
Bisogna ricordare che nell’Unione europea, il costo per gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali è stimato in 476 miliardi di euro l’anno, il 3.3% del Prodotto Interno Lordo.
Durante gli interventi degli ospiti al tavolo, molto risalto ha avuto il video “La sicurezza è una Carezza alla vita”, dove gli Rls del territorio hanno testimoniato le loro esperienze con gli abiti da lavoro e con i relativi dispositivi di protezione individuale.
Gianluca Ficco, Segretario della Uilm nazionale, nelle conclusioni ha richiamato ai diritti e i doveri dei lavoratori in quanto debbono essere trattati con dignità sotto tutti i punti di vista. La scuola deve formare cittadini consapevoli di sé e dei loro diritti, e tutto questo avrà luogo se vi sarà una simbiosi con il sindacato, presidio di diritti e tutele del lavoro.
Noi della Uilm riteniamo con forza che la sicurezza sul lavoro studiata a scuola debba essere educazione civica. Informare e formare devono essere i concetti su cui basare il lavoro a “infortuni zero”. Noi riteniamo, infine, che sia utile e necessario fare virtù di questo evento per proporlo in tutte le strutture scolastiche al fine di portare gli studenti alla consapevolezza che “in cuor mio io mi debbo proteggere, non perché lo impone un decreto, ma perché ne va della mia stessa vita”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *