Cgil Cisl e Uil: via alle mobilitazioni

“Se vogliono evitare che si arrivi a un eccesso di mobilitazione, con conseguenti ulteriori danni per il Paese, il governo ci deve convocare per un confronto”. Risponde così il Segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, ai cronisti che gli chiedono se la mobilitazione del Sindacato possa sfociare in uno sciopero generale. “Noi non vogliamo dichiarare guerra a nessuno – ha proseguito il leader della Uil – ma abbiamo semplicemente presentato una piattaforma e, sulla base del nostro progetto, vorremmo discutere con il governo per uscire dalla crisi”.

ESECUTIVI UNITARI
Le posizioni unitarie del sindacato sono state ribadite, il 10 aprile scorso, in occasione della riunione degli Esecutivi di Cgil, Cisl, Uil che si sono svolti a Roma presso l’Auditorium di via Rieti e che sono stati conclusi proprio dall’intervento del Segretario della Uil. “C’è già un elenco di iniziative – ha precisato Barbagallo – che si svilupperanno nelle prossime settimane, sino al mese di giugno, e che interesseranno le singole categorie, dalla scuola ai metalmeccanici, dai pensionati al settore agroalimentare, fino alla grande manifestazione per il Sud che si terrà a Reggio Calabria. Noi chiediamo provvedimenti che puntino alla sviluppo del Paese perché sino a quando il Pil non supererà il 2% non avremo le risorse per pagare il debito né per rilanciare l’economia. E in questo quadro – ha proseguito Barbagallo – non è chiaro quali siano gli obiettivi del Def. Vogliamo innanzitutto leggere i testi e capire cosa c’è scritto. Cosa intendono fare sul capitolo delle tasse? Pensano davvero che si possano eliminare le detrazioni? Noi vorremmo discutere di questi argomenti con il Governo per una vera ed efficace riforma fiscale. Bisogna innanzitutto ridurre le tasse ai lavoratori dipendenti, i cui salari sono più bassi della media europea mentre il costo del lavoro è più alto, e ai pensionati, che pagano il doppio delle tasse pagate mediamente dai pensionati in Europa. Servono risorse – ha concluso Barbagallo – per rinnovare i contratti nel pubblico impiego, per adeguare le pensioni e per rilanciare l’economia, così da evitare che i giovani vadano via dal nostro Paese”.

IL CALENDARIO DI EVENTI
Gli Esecutivi nazionali unitari hanno di fatto ratificato il fitto calendario di manifestazioni unitarie e scioperi categoriali in programma nelle prossime settimane. In particolare, il primo appuntamento sarà la manifestazione nazionale del Primo Maggio a Bologna, il cui slogan sarà “La nostra Europa: lavoro, diritti, stato sociale”; il 6 e 7 maggio è in programma a Matera una iniziativa unitaria su lavoro e cultura. Infine, il 22 giugno a Reggio Calabria ci sarà la manifestazione nazionale unitaria per la crescita e il lavoro nel Sud.

NON SOLO ITALIA
Oltre alle iniziative che abbiamo appena segnalato, una delegazione dei tre sindacati parteciperà il 26 aprile a Bruxelles alla manifestazione indetta dalla Ces per una Europa più giusta verso i lavoratori. Cgil Cisl Uil hanno infatti sottoscritto un documento con Confindustria dal titolo “Appello per l’Europa”. È stata una iniziativa importante alla luce della situazione che negli ultimi mesi si è determinata all’interno della Ue e il documento sottoscritto rappresenta sicuramente una condivisione di obiettivi e di valori che l’unione stessa ha rappresentato e può rappresentare nel futuro. Chiarisce senza dubbio anche questa fase così delicata dell’appuntamento elettorale senza nessuna sponsorizzazione, ma soprattutto si pone al centro degli obiettivi inalienabili e cioè unire persone e luoghi, potenziare la rete di solidarietà sociale, rafforzare lo sviluppo del dialogo sociale e della contrattazione e soprattutto dotarsi di strumenti per competere nel nuovo contesto globale. La Uilm di sicuro non farà mancare il suo supporto né in Italia né in Europa. 

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