Piaggio Aero: il Governo si prenda le sue responsabilità 

Il ministero dello Sviluppo economico ha annunciato la convocazione del tavolo Piaggio Aero per il 24 aprile. La decisione è arrivata dopo che i sindacati di Fim, Fiom e Uilm hanno incontrato il governatore della Liguria, Giovanni Toti, e il sindaco di Genova, Marco Bucci, e hanno lanciato il loro ultimatum al governo. Una tappa che ha fatto seguito a quanto avvenuto dell’8 aprile scorso: la giornata iniziata con lo sciopero di tutti i turni di lavoro dei dipendenti degli stabilimenti di Villanova d’Albenga e Genova Sestri Ponente, proseguito con il presidio davanti alla prefettura a Genova e culminato con un corteo che ha paralizzato il traffico.

L’INCONTRO “FARLOCCO”
Se con lo sciopero i lavoratori chiedevano appunto un incontro urgente, il governo aveva inizialmente contattato telefonicamente le segreterie nazionali di Fim, Fiom e Uilm per proporre la data dell’11 aprile. Appuntamento che però i sindacati hanno considerato “farlocco”. “II governo non pensi di rinviare ulteriormente l’incontro o di fissare incontri farlocchi. Si convochino i territori coinvolti nella vertenza, gli unici abilitati ad affrontare il problema. Il prefetto ha confermato che la questione è arrivata all’attenzione del ministro Luigi Di Maio”, avevano tuonato le segreterie locali di Fim, Fiom e Uilm.
Nel frattempo, il Secolo XIX del 10 aprile aveva svelato che al Mise erano in corso “approfondimenti tecnici da parte del ministero della Difesa sulla questione”. Adesso finalmente c’è una data, quella appunto del 24 aprile. Il Segretario generale della Uilm Genova, Antonio Apa, chiede che “si renda esigibile senza prolungamento dei tempi la vicenda relativa al P1HH, la dotazione alla Piaggio di una dote del P180 fornita dal commissario al Mise e al ministero della Difesa”.

IMPEGNO IMMEDIATO
Il 26 febbraio scorso c’era stato l’annuncio di 250 milioni per Piaggio, soldi però mai stanziati e poi messi in discussione dal ministro della Difesa, Elisabetta Trenta. L’azienda è commissariata dal 3 dicembre e a maggio scatterà la cassa integrazione per i lavoratori.
Solo dieci anni fa quella che si chiamava Piaggio Aero Industries deteneva il 4,6% della produzione mondiale dei turboelica di aviazione. Nel 2007 aveva consegnato 21 aerei P180 e ne aveva prodotti 27. Un record per l’azienda considerata il fiore all’occhiello dell’industria aeronautica italiana. Come scrive il Sole24Ore, la crisi è iniziata nel 2009, quando gli ordini sono calati per poi crollare definitivamente. Per far fronte alla crisi, nel 2013 è stato concluso un aumento di capitale di 190 milioni di euro che ha visto l’ingresso nella società degli indiani di Tata Limited e degli arabi di Mubadala. Proprio loro oggi controllano il 100% della società. Nel 2013 Piaggio aveva annunciato a Parigi un nuovo velivolo: il P1HH (HammerHead), un drone capace di volare per 16 ore e disegnato per missioni di sorveglianza, intelligence e ricognizione. Purtroppo, a distanza di sei anni il P1HH è ancora incompleto e il suo successore, il P2HH, esiste solo sulla carta. 

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