Ex Ilva: se produzione riparte con Baku non ci potranno essere esuberi

“Se, come ci aspettiamo, Baku Steel prevede un vero e proprio piano di rilancio industriale, ad oggi, non possono essere previsti esuberi, se il piano presentato dagli azeri partirà dall’attuale ‘Piano di Ripartenza’ predisposto dai Commissari ed attualmente in attuazione, con la produzione dei tre altoforni e la messa in marcia di tutti gli impianti di verticalizzazione di Taranto, Genova, Novi Ligure e degli altri siti produttivi come previsto dal piano industriale del 2018, tutte le momentanee insaturazioni di Acciaierie d’Italia saranno superate”. Così il Segretario generale Uilm, Rocco Palombella, e il Segretario nazionale del settore Guglielmo Gambardella, a margine dell’incontro con i commissari straordinari di Acciaierie d’Italia in AS.

IL PIANO INDUSTRIALE
La Uilm ha chiesto ai commissari di conoscere il piano definitivo di Baku Steel insieme a tutte le altre condizioni richieste dal gruppo dell’Azerbaijan, a partire dalla certezza dei tempi per ottenere le autorizzazioni per gli investimenti impiantistici e quella dell’AIA.
“Abbiamo quindi ribadito – dicono ancora Palombella e Gambardella – la nostra richiesta di valutare il piano industriale prima della conclusione della trattativa, che i commissari intendono concludere entro il mese di giugno, per avere la possibilità di discutere soprattutto se, come ha precisato Fiori, sarà vincolato ad un accordo sindacale. Vorremmo affrontare anche la questione ed i tempi della transizione dal ciclo integrato a quello elettrico in funzione della salvaguardia di tutta l’occupazione”.

TAVOLO DI CONFRONTO
“È importante – spiegano – l’impegno assunto dai commissari su un aggiornamento del tavolo di confronto man mano che il negoziato con Baku maturerà nelle prossime settimane. Abbiamo acquisito la certezza della presenza dello Stato, attraverso Invitalia nella nuova società ma con la possibilità di controllare ed incidere bene il processo di rilancio dell’ex ILVA”.
“Ci aspettiamo quindi risposte a tutti i nostri dubbi e un coinvolgimento nella trattativa nel più breve tempo possibile, non vogliamo che si ripetano errori del passato. Tutti i lavoratori andranno salvaguardati, insieme all’ambiente e alla produzione”, concludono.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *