Nonostante la buona riuscita dello sciopero nazionale unitario dei metalmeccanici del 28 marzo scorso, la posizione di Federmeccanica e Assistal è rimasta ferma nella assoluta indisponibilità a riprendere il confronto, superati ormai gli otto mesi dalla scadenza del contratto. Per queste ragioni, il 7 aprile scorso Fim Fiom Uilm hanno organizzato una conferenza stampa per annunciare altre otto ore di sciopero, che potranno anche essere estese.
I METALMECCANICI NON SI FERMANO
Il Segretario generale della Uilm, Rocco Palombella, ritiene “inaccettabile che Federmeccanica e Assistal restino ferme e indisponibili a riprendere il confronto” a fronte di un contratto scaduto già da 9 mesi. “Noi non ci fermeremo, non rinunceremo alla lotta fino alla conquista del rinnovo del contratto nazionale”. “Ci troviamo – ha detto – in una situazione assurda e pericolosa, con la presenza anche di aziende che premiano i lavoratori che non scioperano, come accaduto a Padova la scorsa settimana. Ci aspettiamo da Federmeccanica e Assistal la massima responsabilità sociale per evitare degenerazioni intollerabili. Non possiamo accettare che vengano messi in discussione i diritti dei lavoratori. In un momento di crisi e difficoltà, peggiorata dai dazi americani, serve fare fronte comune e mettere in campo strumenti straordinari per tutelare l’occupazione e la produzione nazionale e rispondere ai bisogni reali dei lavoratori”.
SCELTA INACCETABILE
La decisione di Federmeccanica e Assistal di impedire la ripartenza della trattativa attraverso la conferma della loro ‘contropiattaforma’ è una scelta inaccettabile, hanno detto Fim Fiom Uilm, perché di fatto azzera le richieste salariali e normative, non rispettando le regole condivise nell’ultimo rinnovo del CCNL. È necessario negoziare a partire dalla piattaforma sindacale presentata e questo risulta ancora più urgente alla luce della situazione delle lavoratrici e dei lavoratori e dell’industria. Il comportamento di Federmeccanica e Assistal mina le relazioni industriali e sindacali, e questo avrà dirette conseguenze a tutti i livelli.
LA CRISI
I recenti dazi Usa e il complesso contesto economico e industriale del Paese rendono sempre più urgente l’assunzione di responsabilità da parte di Federmeccanica e Assistal per riprendere il negoziato e rimettere al centro il ruolo della contrattazione. La piattaforma sindacale è in continuità con il rinnovo di febbraio 2021, che prevedeva a fronte delle trasformazioni in atto gli strumenti contrattuali innovativi a garanzia dell’industria, dell’occupazione, degli aumenti salariali. Il comportamento di Federmeccanica e Assistal sembra invece orientato al ridimensionamento salariale e delle norme contrattuali, con un atteggiamento di delegittimazione del sindacato.
LO SCIOPERO CONTINUA
Per tali ragioni, Fim Fiom Uilm dichiarano almeno 8 ore di sciopero nazionale da organizzare in tutti i territori con la massima estensione, articolazione ed efficacia nei confronti delle aziende e rafforzando il blocco degli straordinari e delle flessibilità, nonché quegli aspetti normativi che necessitano di un parere positivo delle RSU o delle organizzazioni sindacali, fatta eccezione per gli ammortizzatori sociali.