Migliorare la sicurezza negli spazi confinati e/o sospetti di inquinamento

di Andrea Farinazzo 

Per ambiente confinato si intende uno spazio totalmente o parzialmente chiuso, uno spazio che il lavoratore non occupa in maniera continua ma solo occasionalmente e temporaneamente per lo svolgimento della sua attività lavorativa. E gli ambienti confinati e sospetti di inquinamento sono tra i luoghi a maggiore rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori, ad esempio a causa della presenza di agenti chimici, fisici o biologici, della scarsa ventilazione e, quindi, scarsità di ossigeno.

Gli incidenti, anche mortali, sono purtroppo frequenti, come quello accaduto a Casteldaccia lo scorso maggio, dove cinque operai sono deceduti mentre lavoravano nella rete fognaria.

È di fondamentale importanza mitigare o, laddove possibile, eliminare i rischi prima che i lavoratori operino negli spazi confinati e ciò è possibile mediante:

  • valutazione preliminare dei rischi ai quali il lavoratore sarà esposto;
  • formazione obbligatoria;
  • utilizzo di dispositivi di protezione individuale.

Cosa indica la normativa per quanto riguarda questi ambienti di lavoro? Come migliorare la prevenzione degli infortuni? Ci sono soluzioni software per favorire un’adeguata valutazione dei rischi negli spazi confinati?

Ambienti confinati e sospetti di inquinamento: quadro normativo di riferimento

Un breve rassegna del quadro normativo di riferimento non può che partire dal D.Lgs. 81/2008 (Testo unico sulla sicurezza).

Per quanto riguarda i lavori in tali ambienti si può fare riferimento:

  • all’art. 6, che ‘vieta l’accesso ai lavoratori a pozzi, fogne, camini, ecc.. senza che sia stata previamente accertata l’assenza di pericolo per la vita e l’integrità fisica dei lavoratori medesimi, senza previo risanamento dell’atmosfera mediante ventilazione o altri mezzi idonei”;
  • all’art. 121 che tratta la presenza di gas negli scavi: ‘devono essere adottate idonee misure contro i pericoli derivanti dalla presenza di gas o vapori tossici, asfissianti, infiammabili o esplosivi, specie in rapporto alla natura geologica del terreno o alla vicinanza di fabbriche, depositi, raffinerie, stazioni di compressione e di decompressione, metanodotti e condutture di gas, che possono dar luogo ad infiltrazione di sostanze pericolose’.

Le attività eseguite in ambienti confinati e/o sospetti di inquinamento dovranno essere svolte unicamente da imprese o lavoratori autonomi qualificati.

In particolare, il D.P.R. 177/2011 tratta la qualificazione delle imprese e dei lavoratori che operano in ambienti confinati e le relative procedure di sicurezza, soprattutto in merito agli adempimenti amministrativi.

Le imprese che operano in spazi confinati devono rispettare vari requisiti, ad esempio:

  • applicazione delle vigenti disposizioni in materia di valutazione dei rischi, sorveglianza sanitaria e misure di gestione delle emergenze;
  • presenza di personale, in percentuale non inferiore al 30% della forza lavoro, con esperienza almeno triennale relativa a lavori in ambienti sospetti di inquinamento o confinati;
  • attività di informazione e formazione di tutto il personale per la conoscenza dei fattori di rischio, compreso il datore di lavoro ove impiegato per attività lavorative in ambienti sospetti di inquinamento o confinati;
  • possesso di dispositivi di protezione individuale, oltre a misure di protezione collettiva;
  • addestramento all’uso di attrezzature, strumenti ed adozione delle procedure di sicurezza.

Per ridurre il numero di infortuni che avvengono in questi luoghi e gestire la sicurezza viene in soccorso anche la nuova norma UNI 11958:2024 che approfondisce i criteri per identificare e valutare i pericoli ed i rischi ai quali sono esposti i lavoratori.

L’introduzione della UNI 11958:2024, che ha lo scopo di garantire la sicurezza dei lavoratori in ambienti confinati, prevede una pratica applicazione delle regole e delle disposizioni in merito alla valutazione dei rischi affrontando:

  • la classificazione degli ambienti;
  • l’identificazione dei pericoli;
  • la definizione di:
    • procedure operative ed emergenza;
    • requisiti di sicurezza delle attrezzature e della strumentazione;
    • ruoli e responsabilità.

Viene messo a disposizione un vasto elenco di possibili fattori di rischio in tali ambienti (Appendice A). E “alcuni di questi fattori di rischio (Tabella A) possono già esistere in origine negli ambienti confinati o con sospetto di inquinamento, mentre altri possono sopraggiungere durante l’esecuzione dei lavori”.

Ambienti confinati e sospetti di inquinamento: obblighi, procedure ed emergenze

La gestione, programmazione ed organizzazione della sicurezza richiede la conoscenza dei luoghi nei quali verranno svolte le lavorazioni, analizzando i rischi e le relative procedure operative in caso di esposizione prima dell’inizio dei lavori.

È compito del datore di lavoro informare i lavoratori su:

  • caratteristiche dei luoghi di lavoro
  • rischi ai quali possono essere potenzialmente esposti, ad esempio:
    • asfissia;
    • intossicazione;
    • incendio ed esplosione;
    • annegamento;
    • ustioni.
  • dispositivi di protezione individuale che dovranno utilizzare, come:
    • maschere con filtro/respiratori isolanti;
    • guanti di protezione;
    • protezione degli occhi;
    • calzature di sicurezza.
  • procedure per contrastare gli infortuni sul lavoro, eliminando o mitigando l’esposizione alle fonti di rischio in tutte le fasi lavorative.

Il datore di lavoro, inoltre, ha l’obbligo di nominare un suo rappresentante per mettere in pratica operazioni di vigilanza e coordinamento ed operazioni di gestione delle emergenze coordinandosi con le autorità preposte al soccorso. Infatti, è fondamentale stilare un piano di emergenza che contenga procedure e prassi da adottare in caso di eventuali incidenti al fine di garantire un tempestivo soccorso del lavoratore infortunato.

Tale documento, da aggiornare periodicamente in caso di variazioni nell’ambiente di lavoro e/o delle attività svolte, dovrà essere messo a disposizione di ogni impresa operante in cantiere e delle squadre di soccorso esterne (come Vigili del Fuoco, addetti al primo soccorso del 118).

Ambienti confinati e sospetti di inquinamento: strumenti per la valutazione

La valutazione dei rischi propri di un ambiente confinato e/o sospetto di inquinamento avviene tramite l’adozione di procedure ed istruzioni operative.

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