Il 21 marzo scorso Fim Fiom Uilm hanno svolto tre grandi assemblee unitarie che hanno coinvolto 3mila lavoratori tra Vicenza, Firenze e Napoli alla presenza dei Segretari generali Ferdinando Uliano, Michele De Palma e Rocco Palombella. L’obiettivo era la preparazione delle ulteriori 8 ore di sciopero nazionale che si effettueranno in tutto il Paese nella giornata di oggi (28 marzo) con manifestazioni regionali e provinciali per riconquistare il tavolo di trattativa con Federmeccanica e Assistal e rinnovare il contratto nazionale in tempi rapidi. Nella stessa giornata sciopereranno inoltre anche i lavoratori che rientrano nel CCNL Unionmeccanica-Confapi.
CONTRATTO AL CENTRO
“Abbiamo deciso di scioperare per rivendicare la centralità del contratto nazionale, scaduto ormai da oltre otto mesi, e i diritti dei lavoratori, messi in discussione da Federmeccanica, Assistal e aziende metalmeccaniche”, ha dichiarato Palombella. “La trattativa – prosegue – non è mai partita realmente perché Federmeccanica e Assistal hanno deciso di presentare una contropiattaforma inaccettabile che tradiva le regole condivise negli anni. Dalla rottura del tavolo di novembre, abbiamo indetto fino a oggi 24 ore di sciopero, una mobilitazione che non si vedeva dal 1999 e questa a dimostrazione della gravità della situazione. Per rilanciare il nostro Paese e dare certezze ai lavoratori – aggiunge il leader Uilm – si devono rinnovare i contratti, aumentare i salari dei lavoratori, erosi dall’inflazione record, ridurre gli orari e fare fronte comune nella gestione degli effetti dei cambiamenti epocali che abbiamo di fronte. Invece hanno scelto un atteggiamento miope, superato e che ci vorrebbe riportare al passato. Per noi gli undici punti della nostra piattaforma sono indispensabili e inscindibili per guardare al futuro con certezza e i giusti strumenti”.
LA ROTTURA
Il 12 novembre scorso, dopo otto incontri per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro dei metalmeccanici con Federmeccanica e Assistal, si è determinata una rottura al tavolo della trattativa (iniziata il 30 maggio 2024) dopo che la controparte non ha risposto alle richieste contenute nella piattaforma di Fim, Fiom, Uilm ma ha presentato una vera e propria “contropiattaforma”.
Sono state proclamate tra dicembre e febbraio 16 ore di sciopero con il blocco delle flessibilità e degli straordinari. La riuscita degli scioperi fin qui effettuati, la partecipazione dei lavoratori alle tante iniziative svolte, anche in modo articolato, sul territorio nazionale confermano la determinazione dei sindacati e dei lavoratori a sostenere le richieste contenute in piattaforma che devono essere assunte anche da Federmeccanica e Assistal come base per avviare la trattativa.
SI CONTINUA A LOTTARE
“Lo sciopero nazionale è un passaggio fondamentale per il futuro dei lavoratori e dimostreremo ancora una volta a Federmeccanica e Assistal che stanno commettendo un grave errore e arrecando danni ai lavoratori e al Paese. Se non si avvierà una vera trattativa sul rinnovo del contratto nazionale, a partire dai punti della nostra piattaforma, continueremo a scioperare”, conclude Palombella.