di Bruno Cantonetti
Ci piace immaginare che dietro questo percorso ci sia una chiara volontà di sviluppo delle attività che vedono coinvolto il gruppo Leonardo, l’azienda che appena qualche anno fa, era stata costituita dopo il conferimento delle ex società e la conseguente costituzione della One Company. L’avvio non è stato dei migliori poiché sul tavolo della razionalizzazione industriale furono sacrificati degli asset importanti per il Paese, come quello ferroviario e del segnalamento con la vendita delle due Ansaldo, Breda e STS e gli ulteriori tentativi di perseguire una dieta dimagrante o meglio quasi un digiuno per che per fortuna siamo riusciti ad evitare e che ci avrebbe relegato a fanalino di coda nella grande partita europea dell’Aerospazio, Difesa e Sicurezza.
La partecipazione al consorzio MBDA si è rivelata strategica e così è stata valorizzata dal momento in cui con convinzione il nuovo management ha percorso convintamente la via dello sviluppo industriale. Nel giro di due anni scarsi sono cresciuti volumi produttivi e tutti i siti hanno visto crescere il numero delle assunzioni. Oggi, la MBDA Italia conta circa 2000 risorse con una crescita degli occupati di circa il 50%.
La BU Sistemi Difesa composta dalle due ex Oto Melara e Wass che l’ad Profumo aveva immaginato di vendere si è tramutata in una ulteriore linfa per crescere nel complicato risiko che a livello europeo si sta disputando, e che vale ogni anno circa 500 miliardi, considerando che a queste ragguardevoli cifre devono ancora trovare consistenza gli sviluppi di due importanti progetti a livello europeo, quello del caccia di sesta generazione che sostituirà gli eurofighter e il Main battle Thank.
Due tappe importanti di questo sviluppo sono tangibilmente rappresentate dalle due joint venture strategiche: quella con il gruppo britannico BAE Systems, denominata GCAP (Global Combat Air Programme), e quella con la tedesca Rheinmetall.
JOINT VENTURE GCAP
La joint venture GCAP, che coinvolge anche il Giappone, mira a sviluppare un nuovo aereo da combattimento di sesta generazione. Questa iniziativa non solo rafforza le capacità industriali e tecnologiche dell’Europa nel settore della difesa aerea, ma promuove anche una maggiore integrazione tra le forze armate dei paesi partecipanti. Leonardo, in particolare, si candida a giocare un ruolo chiave nella progettazione e nello sviluppo di sistemi avionici e sensori avanzati, consolidando la propria posizione come leader nel settore della difesa aerea e gettando le basi per poter ampliare le capacità produttivo manifatturiere, sfruttando le capacità e le competenze trasversali maturate dall’esperienza della ex Alenia Aeronautica poi chirurgicamente divisa ma che potrebbe ritrovare le giuste sinergie.
JOINT VENTURE RHEINMETALL
La partnership con Rheinmetall, un noto produttore tedesco di sistemi di difesa, si concentra sulla creazione di soluzioni innovative per la mobilità terrestre e le tecnologie di combattimento. Questa joint venture permette a Leonardo di accedere a nuove tecnologie e mercati, soprattutto in Germania e in altri paesi europei, contribuendo così a diversificare e ampliare la propria offerta. Una joint venture paritetica costituita con un obiettivo di scopo, soddisfare le esigenze dell’Esercito Italiano ma, come è stato più volte rimarcato dagli amministratori delegati di Rheinmetall e Leonardo, questi ultimi guardano ad un mercato potenziale stimato intorno ai 50 miliardi nei prossimi 10-15 anni, secondo le valutazioni riportate dagli stessi protagonisti dell’accordo e anche questa alleanza industriale porterà ulteriore crescita industriale sul territorio italiano, facendo crescere occupazione e prospettive pluriennali nel golfo della Spezia e forse anche altrove.
L’OPERAZIONE CON FINCANTIERI E LA CESSIONE DI WASS
Fincantieri acquisirà oltre alle tecnologie produttive dei siluri, anche il controllo delle tecnologie acustiche subacquee che costituirà un tassello fondamentale nella strategia di crescita del gruppo nel settore dell’underwater, con un focus su nuove applicazioni in ambito militare, soluzioni innovative per la sicurezza delle infrastrutture civili subacquee oltre che nuovi prodotti in ambito civile.
L’acquisizione, che si prevede sia finalizzata ad inizio 2025, rientra nel percorso di valorizzazione del Sistema Paese nel settore Aerospazio Difesa e Sicurezza e consentirà alla Fincantieri di sviluppare nell’underwater il presidio di un dominio geopolitico di crescente rilevanza per tematiche militari e di sicurezza delle infrastrutture subacquee critiche come gasdotti e cavi per telecomunicazioni e trasmissioni elettriche oltre che per il presidio dei fondali minerari marini. Eda anche questo è un settore che ancora offre notevoli spazi di crescita e che potrà contare sulle aumentate sinergie fra la stessa Fincantieri ed il gruppo Leonardo che insieme sono le uniche realtà che possono coprire completamente una filiera di fornitura con soluzioni proprietarie
Per il Mediterraneo in particolare, crocevia tra tre continenti e particolarmente popolato da infrastrutture critiche, l’underwater è un dominio strategico di particolare rilevanza, dove sono in forte crescita le attività di intelligence, sorveglianza, difesa e deterrenza che richiedono una focalizzazione industriale dedicata.
Impatti sull’espansione globale
- Espansione nel Mercato Europeo: Queste joint venture rafforzano la presenza di Leonardo in Europa, favorendo collaborazioni con altri paesi membri della NATO e dell’Unione Europea. Ciò potrebbe tradursi in nuove opportunità di contratti e progetti congiunti.
- Innovazione e Sviluppo Tecnologico: La collaborazione con partner di alto profilo come BAE Systems e Rheinmetall offre a Leonardo l’accesso a tecnologie avanzate e know-how, potenziando la propria capacità di innovare e sviluppare nuovi prodotti.
- Crescita nei Mercati Internazionali: Con una base solidificata in Europa, Leonardo è ben posizionata per espandere la propria portata in mercati emergenti e in altre regioni del mondo, come il Medio Oriente e l’Asia-Pacifico, dove la domanda di soluzioni di difesa moderne è in crescita.
- Sostenibilità e Difesa: Le joint venture possono anche contribuire a sviluppare soluzioni più sostenibili e tecnologicamente avanzate, rispondendo alle esigenze di modernizzazione delle forze armate di diversi paesi.
IN CONCLUSIONE
In sintesi, le joint venture di Leonardo con BAE Systems e Rheinmetall e la congiunzione operativa con Fincantieri attraverso la Orizzonte Sistemi Navali e la cessione della ex Wass, rappresentano un passo significativo per il gruppo nell’espansione della sua influenza e capacità operativa in Europa e nel mondo. Queste collaborazioni non solo potenziano la posizione competitiva di Leonardo, ma contribuiscono anche a un maggiore sviluppo della cooperazione internazionale nel settore della difesa.
Ed infine ma non da ultima ancora una considerazione, il forte e concreto sviluppo di questi ambiti è coadiuvato dalla volontà di crescere strutturalmente anche nel campo dello Spazio dove dovranno essere ottimizzate le JV esistenti e soprattutto i rapporti con i cugini francesi.
Per concludere, tutti ed ognuno di questi filoni sono intersecati con il cuore elettronico e cyber che ogni soluzione contempla, la saldatura che ha sancito lo step di crescita che sta catapultando il nostro Paese verso un ruolo di primaria importanza in questo ambito.
Resta da sciogliere ancora il nodo delle attività civili di questo grande Gruppo, ma certo in un contesto di grande positività sarà più semplice gestire alcune difficoltà congiunturali come quelle generate dalla Boeing. E noi come sempre abbiamo fatto, procederemo nello stesso solco, difendere le attività e la crescita occupazionale.