Wartsila rispetti l’accordo del 6 luglio e ritiri il trasferimento della divisione strategica

Mercoledì 30 ottobre, presso la sede di Confindustria Trieste, si è svolto l’incontro tra la direzione di Wartsila Italia e il coordinamento sindacale nazionale di Fim Fiom Uilm per una prima verifica degli accordi sottoscritti a luglio in sede governativa. Alla riunione ha partecipato il nuovo amministratore delegato Gianluca Bertossi.
Durante l’incontro, richiesto dalla delegazione sindacale per approfondire lo stato di applicazione del piano industriale 2024-26 parte integrante dell’accordo quadro firmato lo scorso 6 luglio rispetto al progetto di reindustrializzazione, la Direzione aziendale ha confermato essere in atto uno studio di fattibilità da parte della corporate sull’esternalizzazione dei servizi della divisione Technical Information dove sono attualmente occupati 120 dipendenti, 23 dei quali lavorano in Italia a Trieste.

SCELTA GRAVE
Su questa grave e sbagliata scelta annunciata da Wartsila Corporate e Italia, il coordinamento Fim Fiom Uilm ha ribadito con forza la propria contrarietà all’operazione perché:

  • viola quanto sottoscritto dalla stessa Wärtsilä nell’accordo quadro del 6 luglio e nell’accordo di programma del 29 luglio in materia di mantenimento degli attuali asset industriali e occupazionali almeno sino al 31 dicembre 2027;
  • le attività oggetto dell’esternalizzazione ricoprono un valore strategico in termine di know how tecnico – industriale decisivo nel processo del business della multinazionale e nella qualità del servizio offerto ai clienti Wartsila.

È grave che l’azienda sia inadempiente agli impegni contrattuali sottoscritti solo qualche mese fa anche in sede governativa e che pensi, dopo aver delocalizzato la produzione, di indebolire ulteriormente la sede di Trieste e il gruppo Wartsila Italia trasferendo a terzi le divisioni industriali strategiche.

RISPETTARE GLI IMPEGNI
Per questo motivo sono partite già le assemblee in tutti i siti del Gruppo per informare i lavoratori e per avere il mandato di promuovere azioni di contrasto nel caso la multinazionale confermasse la volontà di esternalizzare la divisione. La direzione aziendale ha aggiornato inoltre lo stato di implementazione delle azioni previste dal piano industriale 2024-27. Sono stati confermati i dati occupazionali. A oggi Wartsila Italia occupa 795 dipendenti, di cui 620 a Trieste, 122 a Genova, 44 a Napoli e 9 a Taranto. L’azienda ha riconfermato l’impegno a ripristinare, in tutti i siti, il turn over per uscite per pensionamento o dimissioni volontari.
Anche gli investimenti seguono quanto previsto dal piano. Le organizzazioni sindacali hanno richiesto di aumentare e qualificare per il prossimo triennio gli investimenti nei siti italiani, anche tenuto conto dei positivi risultati finanziari della corporate formalizzati nella recente semestrale.
Rispetto alle “basi” la delegazione sindacale ha sollecitato piani di intervento di rafforzamento delle attività, sottolineando la carenza di una interlocuzione efficace tra azienda e RSU. La direzione aziendale si è impegnata a qualificare le relazioni con il sindacato sia a Genova che Napoli, anche calendarizzando entro fine mese un primo confronto con le Rsu e le Organizzazioni territoriali per approfondire le tematiche locali e confermare gli impegni presi sulla continuità delle attività, dell’occupazione, delle aree su cui insistono le infrastrutture delle basi.

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