Settimana europea per la sicurezza e la salute sul lavoro

di Andrea Farinazzo

La Settimana europea per la sicurezza e la salute sul lavoro, che si svolge ogni anno in ottobre (43esima settimana dell’anno), rappresenta il punto culminante di ogni campagna «Ambienti di lavoro sani e scuri». Con centinaia di eventi di sensibilizzazione realizzati in tutta l’UE e non solo e un’intensificazione della copertura mediatica, è un’opportunità ideale per partecipare alla campagna.

Proiezioni speciali, eventi sui media sociali, conferenze, mostre, concorsi e sessioni di formazione sono solo alcuni esempi delle attività organizzate per celebrare la settimana europea. Se hai un’idea per un’attività di sensibilizzazione o vuoi avviare un progetto di sicurezza e salute a lungo termine da collegare alla campagna «Ambienti di lavoro sani e sicuri», allora la settimana europea è l’occasione perfetta per assicurarti che il tuo evento riceva l’attenzione che merita.

Quest’anno la Uilm Nazionale nella giornata del 22 di ottobre ha presenziato ad un evento “Rls, la tutela della salute del lavoratore: quale prevenzione?”, che si è svolto all’interno della settimana di “Asti Sicura”, nell’ambito dell’Osservatorio provinciale per il monitoraggio degli infortuni sul lavoro e la sicurezza dei lavoratori.

Al tavolo dei relatori Andrea Farinazzo (anche moderatore) responsabile Ufficio Ambiente, salute e sicurezza Uilm nazionale, formatore che ha sviscerato il ruolo indispensabile del Rappresentante lavoratori sicurezza (Rls), Tiziana Morra dell’Ispettorato del lavoro; Roberto Zanelli; direttore Spresal Asti, Raimondo Casini; dirigente medico Inail Alessandria Asti; Fabrizio Ferraris, dipartimento salute e sicurezza Cisl Piemonte sulle malattie professionali; Daniela Pertuso di Inca Piemonte sul ruolo dei Patronati.

Durante la giornata sono state molte le tematiche affrontate tra cui la nota dei dati dell’Inail,

Dall’ultimo rapporto Inail, pubblicato il 14 ottobre emergono alcuni dati interessanti

Gli infortuni denunciati in Piemonte sono 54451 nel 2022; 43085 nel 2023, ad Asti sono 2351 nel 2022, 1773 nel 2023

Infortuni mortali denunciati

Piemonte 100 nel 2022; 81 nel 2023, ad Asti sono stati 8 nel 2022, mentre nel 2023 sono 5 (2 accertati)

“La percentuale di Infortuni mortali accertati, a livello nazionale nel 2023, è pari al 48% delle denunce e che oltre la metà degli stessi (52,2%) è accaduto ‘fuori dall’azienda’, precisa Inail.

Malattie professionali denunciate

In Piemonte sono state 1300 nel 2022, 1514 nel 2023, mentre ad Asti 116 nel 2022, 136 nel 2023

“I dati 2024, rimarca Inail, non sono ancora consolidati e, pertanto, devono essere trattati con attenzione perché il quadro che rappresentano potrebbe variare”.

Infortuni denunciati periodo gennaio-agosto:

Piemonte – gennaio-agosto 2023: 27617; gennaio-agosto 2024: 28328

Asti – gennaio-agosto 2023: 1188; gennaio-agosto 2024: 1179

Infortuni mortali denunciati periodo gennaio-agosto:

Piemonte – gennaio-agosto 2023: 52; gennaio-agosto 2024: 46

Asti – gennaio-agosto 2023: 2; gennaio-agosto 2024: 4 (non tutti accertati. Il dato definitivo non è, però disponibile)

Malattie professionali denunciate periodo gennaio-agosto:

Piemonte – gennaio-agosto 1026: 52; gennaio-agosto 2024: 1177

Asti – gennaio-agosto 2023: 93; gennaio-agosto 2024: 81.

Da parte dello SPreSAL in base ai dati viene riportato che Asti nell’immediato riporta un indice molto negativo tale da attribuirle la maglia nera, anche se il tutto andrebbe valutato in un quinquennio. E snocciola un bel po’ di dati anche sulla realtà dello SPreSAL (Servizio prevenzione sicurezza ambienti di lavoro). Viene evidenziato la realtà agricola dell’Astigiano; nel 2023 8 gli incidenti in campagna denunciati (considerate anche le cadute dal trattore per malore), 4 mortali. Lo SPreSAL, nel 2023 ha ricevuto 241 denunce di infortunio sul lavoro, analizzate e 95 denunce di infortunio oggetto di inchiesta. “Abbiamo 4 mila aziende agricole è importante il ruolo delle associazioni di categoria“, ha detto prima di analizzare le malattie professionali che, per il 36% dei casi derivano da movimenti ripetitivi degli arti e, per il 27% dalla movimentazione manuale dei carichi.

A chiusura della giornata tematica, la Uilm Nazionale ha riportato la validità e la veridicità del ruolo delle/degli Rls in tutte le attività di produzione, come strumento di coinvolgimento e di prevenzione verso i lavoratori, non solo come persona che deve firmare un DVR, ma come colui che deve partecipare alla Valutazione dei rischi aziendali così da poter applicare l’articolo 50 del D.Lgs. 81/08 nelle sue attribuzioni:

accede ai luoghi di lavoro in cui si svolgono le lavorazioni;

  1. b) è consultato preventivamente e tempestivamente in ordine alla valutazione deirischi, alla   individuazione, programmazione, realizzazione e verifica della prevenzione nella azienda o unità

produttiva;

  1. c) è consultato sulla designazione del responsabile e degli addetti al servizio di prevenzione, alla attività di prevenzione incendi, al primo soccorso, alla evacuazione dei luoghi di lavoro e del medico competente;
  2. d) è consultato in merito all’organizzazione della formazione di cui all’articolo 37;
  3. e) riceve le informazioni e la documentazione aziendale inerente alla valutazione dei rischi e le misure di prevenzione relative, nonché’ quelle inerenti alle sostanze ed ai preparati pericolosi,

alle macchine, agli impianti, alla organizzazione e agli ambienti di lavoro, agli infortuni ed alle malattie professionali;

  1. f) riceve le informazioni provenienti dai servizi di vigilanza;
  2. g) riceve una formazione adeguata e, comunque, non inferiore a quella prevista dall’articolo 37;
  3. h) promuove l’elaborazione, l’individuazione e l’attuazione delle misure di prevenzione idonee a tutelare la salute e l’integrità fisica dei lavoratori;
  4. i) formula osservazioni in occasione di visite e verifiche effettuate dalle autorità competenti, dalle quali è, di norma, sentito;
  5. l) partecipa alla riunione periodica di cui all’articolo 35;
  6. m) fa proposte in merito alla attività di prevenzione;
  7. n) avverte il responsabile della azienda dei rischi individuati nel corso della sua attività;
  8. o) può fare ricorso alle autorità competenti qualora ritenga che le misure di prevenzione e protezione dai rischi adottate dal datore di lavoro o dai dirigenti e i mezzi impiegati per attuarle non siano idonei a garantire la sicurezza e la salute durante il lavoro.

Ci siamo soffermati anche sulla parte del CCNL dei Metalmeccanici, per la gestione dei near miss (mancati infortuni), i break formativi e la Rout Causes Analisys.

Abbiamo ribadito che “Le Rls sono le voci di tutti i colleghi. La formazione è fondamentale e ognuno deve fare il proprio compito e avere la consapevolezza del rischio, ci deve essere confronto e supporto per fare emergere le malattie professionali con medici di famiglia, la prima denuncia di malattia professionale ha un iter lunghissimo, più collaborazione potrebbe sveltire i tempi, noi vorremmo che gli Rls siano sempre chiamati sempre dagli ispettori quando entrano nelle aziende”.

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