Siderurgico di Piombino: un’attesa infinita

di Lorenzo Fusco

Dopo il deludente incontro al MiMIT di inizio settembre, durante il quale si sono ascoltati i soliti annunci da parte dei rappresentanti del gruppo indiano JSW Steel Italy, si erano create molte aspettative per l’intervento diretto del Ministro Urso, che il 4 settembre ha incontrato Sajjan Jindal. Il Ministro aveva espresso la sua soddisfazione dichiarando che l’incontro era stato risolutivo, rassicurando tutti sul tanto atteso rilancio di Piombino, sia per la realizzazione degli investimenti JSW sul treno rotaie, sia per l’accordo sulla ripartizione delle aree con Metinvest per una nuova acciaieria elettrica e laminazione di piani.

LA FRUSTRAZIONE DEI LAVORATORI
Come Uilm, abbiamo sempre predicato prudenza, poiché troppe promesse fatte senza seguire azioni concrete hanno portato alla delusione. L’intero territorio e migliaia di lavoratori avevano atteso la firma di un accordo entro il 16 settembre, ma ancora una volta siamo rimasti a mani vuote. Non solo la convocazione al MiMIT non è arrivata, ma la vertenza è tornata nel silenzio, rotto solo dagli allarmi del sindacato e delle RSU che, dopo essersi riunite presso il Consiglio di Fabbrica e confrontate nelle assemblee con i lavoratori, sono pronte a mobilitarsi in assenza di risposte tempestive.

URGENZA DI AGIRE
Le scadenze degli ammortizzatori sociali si avvicinano, e non possiamo più dare fiducia a un gruppo che ha dimostrato più volte di non voler investire a Piombino. Con i continui rinvii, gli impianti di laminazione vergella e barre sono stati fermati uno dopo l’altro e, con la chiusura del treno rotaie, l’intero stabilimento di Piombino rischia di restare inattivo per tutto il mese di ottobre, coinvolgendo i suoi 1.500 addetti. È fondamentale che il Ministro intervenga una volta per tutte in maniera decisa.

UN FUTURO DA SOSTENERE
Non possiamo permetterci di perdere l’opportunità offerta dall’investimento proposto da Metinvest e Danieli per Piombino, un progetto in grado di rilanciare anche il sito storico della Magona, ora in vendita da parte del gruppo Liberty insieme ad altri asset di Liegi e Dudelange. Il 7 ottobre si terrà un tavolo al MiMIT per Liberty Magona. Abbiamo notizia di confronti avvenuti nei giorni scorsi tra i responsabili del Ministero e l’advisor americano responsabile della cessione, e ci aspettiamo un aggiornamento puntuale e un monitoraggio costante per confrontarci con i circa 500 lavoratori coinvolti.

OPPORTUNITA’ DI RILANCIO
In questa fase, Liberty Magona fatica a reperire coils e soddisfare i propri clienti, a causa delle sfide economiche del gruppo e delle difficoltà di fornitura di coils dall’ex Ilva di Taranto. Il progetto Metinvest per la produzione di coils a Piombino rappresenta una grande opportunità anche per Magona, permettendo accordi commerciali a prezzi di mercato competitivi abbattendo significativamente i costi logistici.

LA NECESSITA’ DI AGIRE
Siamo consapevoli che i tempi sono lunghi e che le vertenze hanno tempistiche differenti, ma è imperativo che tutte le parti coinvolte agiscano urgentemente per il rilancio di Piombino e per salvaguardare l’occupazione complessiva, un obiettivo per il quale la Uilm si sta battendo da anni.

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