di Bruno Cantonetti
L’incontro del gruppo “Defence Ad Hoc” di IndustriAll Europe, tenutosi a Varsavia il 24 e 25 settembre, ha fornito importanti spunti di riflessione. Ospitato dalla PIT RADWAR, una delle principali aziende polacche del gruppo governativo PGZ, l’evento ha evidenziato l’interesse della Polonia nel settore della difesa. Numerosi esponenti sindacali europei, tra cui rappresentanti di Airbus, Thales, MBDA, Kraus-Maffei, Leonardo Polonia, e le italiane Uilm, Fim e Fiom, erano presenti.
PUNTI CONDIVISI
A poche settimane dalle elezioni europee, con nuovi commissari ancora non operativi, IndustriAll Europe ha voluto ribadire principi fondamentali per garantire un futuro e migliori condizioni lavorative. Tra questi, l’urgenza di mantenere le distanze dai partiti di estrema destra e di risolvere l’insicurezza economica e sociale. L’Europa deve garantire una transizione giusta per i lavoratori e combattere la deindustrializzazione, incoraggiando le forze democratiche a cooperare per creare buoni posti di lavoro e condizioni di lavoro migliori in tutta Europa.
INTENTI DELLA COMMISSIONE DIFESA UE
Christina Wilen, del Direttorato Generale per la Difesa e lo Spazio della Commissione Europea (DG DEFIS), ha sottolineato le misure adottate per sostenere le industrie della difesa in risposta all’invasione russa dell’Ucraina. Sono stati previsti ulteriori finanziamenti per il Fondo della Difesa Europea (EDF) e atti legislativi volti ad aumentare il supporto alle aziende produttrici di munizioni, favorendo una migliore cooperazione attraverso l’ottimizzazione degli acquisti.
CONTESTO E PROGETTI FUTURI
Nei mesi scorsi, sono stati proposti programmi e strategie come EDIP ed EDIS, che richiedono investimenti maggiori per rendere l’industria europea più innovativa e autonoma. Verrà istituito un Consiglio per la Prontezza Industriale alla Difesa, per garantire efficienza e rapidità di reazione alle emergenze. Inoltre, nei primi 100 giorni, la nuova commissione promuoverà un Libro Bianco della Difesa, volto a identificare bisogni e soluzioni comuni. Sarà inoltre condotta un’indagine per raccogliere le percezioni dei giovani e della società nei confronti dell’industria della difesa, un settore che deve attrarre competenze per affrontare le sfide future.
CRESCITA DEGLI INVESTIMENTI
Gli investimenti nel settore della difesa sono in costante aumento, con una significativa impennata dopo l’invasione russa. Nel 2023, la spesa globale ha superato i 2.300 miliardi di dollari, con i paesi europei che preannunciano una spesa di circa 400 miliardi per il 2024. Questo contesto evidenzia un mercato in espansione, con progetti europei ambiziosi, tra cui lo sviluppo di un carro armato e di un caccia di sesta generazione, che possono pianificare una crescita strutturale decennale.
OPPORTUNITA’ E SFIDE
Paesi come la Polonia, che hanno ospitato l’incontro, rivendicano un ruolo produttivo maggiore grazie agli investimenti governativi. Tuttavia, il desiderio di crescita e ritorni economici è condiviso da tutti i paesi europei. Le parti sociali sono impegnate a coinvolgere nuovi lavoratori da settori in declino, come l’automotive, per garantire migliori condizioni lavorative e salari, secondo la campagna di IndustriAll “Good Industrial Jobs Now!”. In questo scenario, il coinvolgimento e la crescita dei lavoratori sono essenziali per affrontare le sfide del futuro.